Inter, Thohir domani a Milano. De Boer,
Mihajlovic o Montella se Mazzarri va via

Inter, Thohir domani a Milano. De Boer, ​Mihajlovic o Montella se Mazzarri va via

di Alessio Agnelli
MILANO - In arrivo con il doppio compito di sollevare l'Inter dal momento di crisi e Moratti dagli oneri con le banche. Erick Thohir sar di nuovo a Milano domani di primo mattino e, come d'abitudine, con una miriade di appuntamenti in agenda per dettare le linee guida di presente e futuro.





Per l'immediato, c'è infatti da risolvere la questione-squadra, in crisi di risultati da 3 partite e seguita anche ieri a bordocampo dal dg nerazzurro Marco Fassone, alla Pinetina per il secondo giorno consecutivo proprio per volere del tycoon. L'atteso faccia a faccia tra Thohir e Walter Mazzarri, rinfrancato giusto una settimana fa dopo lo 0-0 interno con l'Udinese ma risprofondato nel limbo di una conferma sub condicione post Livorno, dovrebbe andare in scena domani ad Appiano (non è da escludere anche Massimo Moratti, in aggiunta), a margine della rifinitura della squadra pre-Bologna. Ma l'avviso al navigante toscano è già stato lanciato: senza Europa League, indispensabile, in termini di visibilità, per lo sviluppo del merchandising nerazzurro oltreconfine, sarà esonero.



E nonostante un contratto ( in scadenza a giugno 2015), che passerà dai 3,4 milioni netti di questa stagione ai 3,8 della prossima. Per il post-Mazzarri, i nomi che circolano sono sempre gli stessi. Franck De Boer, il preferito di Thohir ma sotto contratto con l'Ajax fino al 2017, e Michael Laudrup, libero da vincoli dopo l'esonero dello scorso 4 febbraio allo Swansea City. La proposta nostrana Sinisa Mihajlovic, che ha il vantaggio di conoscere l'ambiente, e Vincenzo Montella, molto apprezzato ma più difficile da liberare rispetto al serbo.



Sul versante societario, invece, imminente l'apertura di una nuova linea di credito con le banche, in sostituzione di quella di Massimo Moratti (e per cui l'ex patron ha prestato le dovute garanzie) con Intesa SanPaolo, Bpm e Banco Popolare, per un totale accordato di 210 milioni (utilizzati 160). Ai tre istituti sopracitati, si aggiungerà, infatti, Unicredit, già azionista della Roma e coinvolta dall'advisor Goldman Sachs. Di 250 milioni, invece, la nuova linea di credito di Thohir: due terzi dei quali per liberare Moratti dagli obblighi presi e finanziare la prossima campagna acquisti, il restante per la gestione ordinaria.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Aprile 2014, 10:18

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