Raphael Gualazzi arriva in quintetto a
Villa Pamphilj: appuntamento stasera alle 21
di Claudia Faggioni
Perché questo brano per rappresentare la tournée?
«Questo hell rappresenta l'inferno di passioni che si scatena sul palco e che derivano dall'amore con il quale i musicisti suonano e condividono la musica».
Eseguirà brani dell'ultimo album, ma spazierà anche tra cover e inediti.
«Sì, ci sarà una selezione di brani riarrangiati dei miei tre album, ma anche omaggi agli epici temi della cinematografia italiana e alla tradizione afroamericana, tra soul e swing».
Cultura musicale in Italia e all'estero.
«I media, all'estero, danno grande attenzione alla musica e seguono i festival. In Italia questo nonaccade più».
Fase creativa o live: la sua piena realizzazione come artista?
«Sono momenti complementari: quando sei in studio riporti le esperienze che hai vissuto nel live e viceversa. Il live permette di far emergere tutte le potenzialità di un brano».
L'opening sarà della cantautrice Marianne Mirage. Vi esibirete insieme?
«Sì, amo collaborare con gli artisti che aprono i miei concerti».
Scrive in due lingue.
«L'italiano è una lingua bellissima, ha un suono splendido, già da sola è musica. La prediligo su ritmi più lenti e temi più larghi, mentre l'inglese, essendo una lingua ricca di monosillabi, si adatta meglio alle percussioni, alle sincopi, a ritmi veloci e incalzanti».
Prossimo album?
«Finito il tour, in autunno, sarò in produzione. Uscirà nel 2015».
Il brano che le ha cambiato la vita?
«Sono tre: Ramble on dei Led Zeppelin, Yesterday cantata da Ray Charles e Ain’t she sweet nell’interpretazione di Erroll Garner».
DOVE, COME, QUANDO Raphael Gualazzi in quintetto (Laurent Miqueu chi- tarra, Emah Otu Franck contrabbasso, Luigi Faggi tromba, Gian- luca Nanni batteria), oggi alle 21 a Villa Doria Pamphilj, biglietti da 18,40 a 25,30 euro, info 0697602968 www.iconcer tinelparco.it
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Agosto 2014, 09:58
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