Elia, 17 anni, cade dal sesto piano e muore.
Gli amici su Fb: "Addio campione..." -Foto

Elia, 17 anni, cade dal sesto piano e muore in hotel a Milano
MILANO - Un ragazzo di 17 anni, Elia Barbetti, è morto dopo essere precipitato questa mattina dal sesto piano dell'hotel Camplus Living Turro (Lambrate), in via Stamira d'Ancona al 25. Un dramma, che ricorda il caso di Domenico Maurantonio, il giovane studente morto dopo essere caduto dal balcone di un hotel a Milano.



Dal 118 fanno sapere di aver ricevuto la chiamata dalla polizia alle 5.39 ma di aver solo potuto constatare il decesso del giovane. La caduta dal sesto piano è stata fatale ed è stato inutile anche il trasporto in ospedale. In questo momento la polizia sta avvertendo i genitori del ragazzo, che aveva 17 anni.



PER IL PM CADUTA ACCIDENTALE La Procura di Milano ipotizza che la morte del ragazzo precipitato dal sesto piano di un albergo a Milano in cui era ospite per una gita a Expo, sia una caduta accidentale. E che il giovane si sia sporto dalla finestra forse per un malore dopo aver fumato uno spinello.



Dai primi accertamenti, quindi, gli inquirenti avrebbero escluso l'ipotesi di un suicidio. Nella stanza dove avevano dormito i ragazzi, che ieri avevano visitato Expo e sarebbero dovuti ripartire oggi per la Toscana, la polizia ha trovato alcune dosi di marijuana. Inoltre i tre compagni di stanza, interrogati, hanno spiegato di aver bevuto e fumato un paio di spinelli assieme allo studente, nel corso della notte, e di non essersi accorti che il ragazzo era precipitato dalla camera al sesto piano mentre stavano dormendo. Sarebbero andati a letto, infatti, con le tapparelle della finestra chiuse e non avrebbero avvertito rumori nel corso della notte.



Quando sono stati svegliati dalla polizia la finestra era aperta. Il corpo è stato ritrovato alle 5,40 a circa 4 metri di distanza dalla parete dell'hotel, al di là di un muro divisorio che separa l'albergo dalla sede di una società di vigilanza privata e contro il quale il ragazzo è andato a sbattere durante la caduta avvenuta presumibilmente attorno alle 3. L'ipotesi di una caduta accidentale è emersa anche dai primi accertamenti sulla dinamica e dalla distanza tra la finestra e il punto di caduta.



Il ragazzo era alto inoltre quasi un metro e 80 centimetri e la finestra si trova a un metro e 9 centimetri dal pavimento della stanza. Misure compatibili con l'ipotesi che Elia si sia sporto dalla finestra, forse perché si sentiva male e voleva respirare un po' d'aria, e sia precipitato. Oltre alle ferite dovute all'impatto con il suolo, sul cadavere è stato trovato anche un ematoma che si sarebbe procurato andando a sbattere contro il muro divisorio. Coordina le indagini sull'episodio il pm di turno, Piero Basilone.



GLI AMICI SU FB: ADDIO CAMPIONE «Addio campione...». Scelgono tutti le stesse parole per salutare attraverso Facebook, lo studente toscano di 17 anni che la scorsa notte è morto precipitando dalla camera d'albergo, a Milano, dove alloggiava con la propria classe per una gita a Expo.



Il pm Piero Basilone ha detto che si è trattato di un incidente ma i contorni della caduta sono ancora tutti da chiarire. Intanto sulla pagina delragazzo sono comparsi molti messaggi di amici, conoscenti e parenti che si dicono increduli e lo salutano chiamandolo campione per il suo talento calcistico. «Io non riesco a crederci come è potuto succedere!!! Mi dispiace addio campione!!!», «Batti i rigori anche da lassù...».



C'è un coetaneo che racconta così la sua amicizia con il ragazzo morto: «Avevamo si e no 10 anni quando ci siamo conosciuti. Mi ricordo quando ci incontrammo la prima volta, tu con un felpone e cappuccio in una brutta e piovosa giornata di maggio. Iniziammo così, sempre insieme a giocare a calcio in spiaggia, a casa tua a giocare alla Playstation, e sognavamo di diventare come quei campioni che tanto ci piaceva vedere in tv. E sai che ti dico? Tu un campione lo sei sempre stato, con quegli occhioni vispi che parlavano e sempre col sorriso in bocca e la voglia di scherzare...».



OSPITI HOTEL: "NON CI SIAMO ACCORTI DI NULLA" Svegliati stamani da abbaglianti di polizia e vigili del fuoco, sono rientrati in auto dopo essere andati a un bar a fare colazione: sono Antonio e la sua fidanzata, due ospiti dell'hotel Camplus Living Turro, che intorno alle 11:30 hanno fatto rientro in albergo. «Non ci siamo accorti di nulla» hanno detto. «Dovevamo andare a Expo - racconta la ragazza - ma quando abbiamo letto sui giornali che ci sarebbe andato anche lui, stamani, abbiamo deciso di rinviare la nostra visita».



ERA IN GITA PER EXPO Lo studente morto si trovava a Milano con la sua scuola dove oggi avrebbe visitato Expo, ha confermato la Polizia di Stato. Il corpo del ragazzo è stato trovato intorno alle 5 del mattino da una guardia giurata in servizi di vigilanza. Lo studente apparteneva a una classe del liceo statale Enrico Fermi di Cecina (Livorno).



Il ragazzo di 17 anni morto a Milano dopo essere precipitato dalla finestra di un hotel condivideva la camera con altri tre ragazzi che, quando è intervenuta la polizia, stavano dormendo, si apprende in ambienti giudiziari. Sul posto c'è il pm di turno, Piero Basilone, che sta effettuando un sopralluogo. Sono in corso gli accertamenti per ricostruire la dinamica del decesso.



RITROVATO LONTANO DAL BALCONE Il corpo del diciassettenne precipitato dall'hotel Camplus a Milano è stato trovato nel cortile di una azienda vicina, adiacente alla struttura e separata da essa da un muretto alto circa 3 metri. A destare qualche perplessità sarebbe la distanza tra la verticale della finestra e il punto dove il cadavere si trova, dietro il muro, a una distanza di 7/8 metri in linea d'aria.



Gli investigatori al momento non hanno fornito ipotesi sulla traiettoria seguita dal ragazzo nel suo tragico volo e su essa sono al momento in corso i rilievi e le indagini. Il cortile dove è finito il diciassettenne appartiene a un complesso industriale in corso di ristrutturazione, composta da una serie di aziende e uffici tra cui un paio di società di consulenza e di servizi.



SENTITI I COMPAGNI DI CLASSE Sono stati accompagnati in questura alcuni compagni del ragazzo di 17 anni precipitato da un hotel la scorsa notte a Milano. Secondo alcune informazione potrebbe trattarsi dei tre compagni di stanza, ma gli inquirenti hanno precisato che nel corso della giornata saranno sentiti diversi altri testimoni. Sul fronte delle indagini, intanto, la magistratura ha disposto il sequestro della stanza dell'hotel in cui il ragazzo alloggiava e dove per tutta la mattina ci sono stati rilievi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Ottobre 2015, 11:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA