Lecce, l'ergastolano in fuga: un "duro"
vicino alla Sacra Corona Unita

Lecce, l'ergastolano in fuga: un "duro" vicino alla Sacra Corona Unita
LECCE - Un anno fa ha ucciso per uno sguardo e qualche parola di troppo. È un 'durò vicino alla Sacra Corona Unita Fabio Perrone, l'ergastolano 42enne che questa mattina ha sottratto la pistola d'ordinanza ad un poliziotto penitenziario, ha ferito tre persone ed è fuggito dall'ospedale di Lecce dove doveva essere sottoposto ad un esame medico.

Perrone, il 28 marzo del 2014, aveva deciso di lavare l'offesa che riteneva di aver subito con quelle 'parolè e quegli 'sguardi di troppò uccidendo nei pressi di un bar, a Trepuzzi, il 45enne di etnia rom Fatmir Makovich e ferendo gravemente suo figlio sedicenne.



L'omicida venne preso qualche giorno dopo. Sei anni prima di quel giorno aveva finito di scontare una condanna a 18 anni di reclusione perchè coinvolto nelle attività mafiose della Sacra corona unita. Teatro della vicenda fu, nel marzo del 2014, il bar nel quale le vittime e loro connazionali stavano concludendo la serata. Nel locale entrarono Perrone, due suoi amici e una donna.



Tra i due gruppi cominciò una rissa con Makovich che avrebbe spintonato il pregiudicato e schiaffeggiato uno dei due amici. Perrone, a questo punto, secondo la ricostruzione degli investigatori, uscì dal locale, andò a prendere dalla sua auto una pistola e rientrò nel locale dove cominciò a sparare contro Makovich e il figlio che avevano trovato riparo nel bagno.



Contro i due l'uomo sparò 15 colpi di pistola di grosso calibro.
Il padre morì sul colpo, forse mentre faceva da scudo al figlio; il ragazzo rimase ferito in modo grave. La porta di alluminio del bagno fu perforata da una pioggia di fuoco anche perchè l'unica via di uscita, una finestra, era bloccata da una grata anti-intrusione. Nel bar i militari sequestrarono 15 bossoli di pistola calibro 9x21.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Novembre 2015, 14:38
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