Ucraina, Obama: "Kiev ha diritto a difendersi"

Ucraina, Obama: "Armi a Kiev se il dialogo con Putin fallisce"

di Valeria Arnaldi
ROMA - “Se la diplomazia dovesse fallire, dobbiamo valutare altre opzioni e la possibilità di utilizzare armi difensive letali è una delle opzioni”. Parole chiare e dure quelle usate, ieri, in merito alla possibilità di fornire armi al governo di Kiev, dal presidente Usa Barack Obama al termine dell’incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel, alla Casa Bianca.





La Russia, ha dichiarato Obama, “ha violato tutti gli impegni presi con gli accordi di Minsk” e “non può pretendere di ridisegnare le frontiere in Europa con il fucile puntato”. La via diplomatica è però prioritaria - “L’aggressione russa ha rafforzato l’unità internazionale” - ma le sanzioni rimangono, almeno fino a quando la Russia “non darà segni di cambiamento”.



La possibilità di armare l’Ucraina è invece esclusa dalla Merkel, che ha ribadito di non vedere soluzioni militari. No alle armi pure dall’Italia. Il rischio sarebbe quello di un’escalation. “È in gioco la pace dell’Europa - ha detto la cancelliera - Il principio della sovranità territoriale è essenziale. Se rinunciamo a quel principio allora l’ordine e la pace che abbiamo raggiunto non può essere mantenuto”.



Posizioni differenti che non minano l’alleanza Usa-Europa.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di non voler accettare alcun ultimatum sull’Ucraina. E nel Paese si continua a morire. Solo ieri, a perdere la vita sono stati nove soldati e sette civili. Secondo il governo ucraino, nel corso del fine settimana sarebbero stati 1500 i soldati che avrebbero sconfinato in territorio ucraino. Il patto di pace franco-tedesco, presentato venerdì al Cremlino, non sembra convincere Putin che condanna l’interferenza occidentale. Così diventa a rischio l’incontro di Minsk, domani, tra Poroshenko, Putin, Merkel e Hollande.

Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Febbraio 2015, 09:59
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