Turchia, ucciso capo avvocati curdi: aveva
detto che il Pkk non è un gruppo terroristico

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ISTANBUL - Tahir Elci, capo dell'associazione degli avvocati di Diyarbakir, nel sud-est a maggioranza curda della Turchia, è stato ucciso in una sparatoria a Diyarbakir. Secondo le prime informazioni, è stato raggiunto da colpi di pistola durante un incontro pubblico.

Nella sparatoria, avvenuta dopo una conferenza stampa organizzata stamani nel distretto storico di Sur, sarebbe rimasto ucciso anche un poliziotto e altri 3 risultano feriti.

MORTO UN AGENTE FERITO È morto in ospedale uno dei due poliziotti turchi rimasti feriti nella sparatoria di stamani a Diyarbakir in cui è stato ucciso il capo degli avvocati curdi locali, Tahir Elci. Lo riferiscono media turchi. Un altro agente era morto poco dopo essere stato colpito nello scontro a fuoco.

LA DINAMICA DELL'ATTACCO Non è ancora chiara la dinamica dell'attacco. Avvocato per i diritti umani molto noto in Turchia, Tahir Elci era stato arrestato e poi rilasciato in attesa di giudizio il mese scorso per aver sostenuto durante una trasmissione tv di non considerare il Pkk un'organizzazione terroristica, come invece ritenuto da Ankara.

L'attacco a colpi d'arma da fuoco in cui sono rimasti uccisi stamani a Diyarbakir il capo degli avvocati locali, Tahir Elci, e un agente di polizia è stato compiuto da un auto.
Lo ha spiegato il ministro degli Interni turco, Efkan Ala, sottolineandoo che un'indagine è stata avviata nominando 4 ispettori. «Questo è un attacco all'unità della nostra nazione», ha aggiunto il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag. Una condanna del «brutale attacco» è giunta anche dal vicepremier Yalcin Akdogan. La sparatoria è avvenuta dopo una conferenza stampa nel centro storico di Sur - ora messo sotto coprifuoco - in cui Elci e altri avvocati avevano denunciato i danni provocati dal conflitto tra l'esercito e il Pkk curdo.

Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Novembre 2015, 09:44