L'Ungheria viola Dublino e fa infuriare l'Ue.
Migliaia di migranti bloccati in Francia

L'Ungheria viola Dublino e fa infuriare l'Ue. ​Migliaia di migranti bloccati in Francia

di Alessandra Severini
ROMA - Non basta il muro per fermare i migranti in arrivo. L'Ungheria guidata dal nazionalista Viktor Orbàn sfida l'Unione europea e annuncia che sospenderà unilateralmente e a tempo indeterminato l'applicazione dell'accordo “Dublino 3” che regola l'accoglienza dei rifugiati nei paesi dell'Unione.





In sostanza, Budapest non intende accettare più sul suo territorio i richiedenti asilo anche se diretti verso un altro paese europeo. «La barca è colma, per ragioni tecniche sospenderemo il regolamento a tempo indeterminato, finché le strutture non saranno state adeguate» dice il portavoce del governo. Una mossa che ha preso di sorpresa la Ue già alle prese con le enormi divisioni fra Stati membri per dare una risposta alla questione immigrazione.



«Esigiamo un chiarimento immediato» fa sapere la Commissione europea. Ma l'Ungheria non ha intenzione di tornare sui suoi passi. «Il nostro paese si è già assunto un ruolo che è al di sopra delle proprie dimensioni e delle proprie forze» fa sapere il governo. E sciorina numeri: dai 2.000 ingressi nel 2012 si è passati ai 43.000 dell'anno scorso, fino ai 60.000 di questi primi sei mesi del 2015.



La pressione migratoria ai confini dell'Europa non accenna a ridursi. Ieri a Calais, lo sciopero dei portuali francesi ha portato al blocco dell'Eurotunnel sotto la Manica che collega la Francia al Regno Unito. Numerosi migranti hanno provato a salire sui tir e i furgoni in coda per poter raggiungere la Gran Bretagna. Momenti di tensione si sono registrati per tutta la giornata, con la polizia impegnata ad impedire il passaggio dei profughi. Secondo le autorità francesi, circa 3mila immigrati stazionano a Calais in attesa di entrare nel Regno Unito e nel 2014 ben 19mila tentativi di ingressi illegali sono stati fermati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Giugno 2015, 15:10
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