Lorenzo morto di tumore al cervello a 5 anni. La mamma Roberta contro l'ex Ilva: «Ha subito 28 interventi per colpa vostra»

A Taranto prosegue il delicato processo che coinvolge sei dirigenti dell'ex Ilva, accusati di cooperazione in omicidio colposo in relazione alla prematura morte del bambino

Lorenzo morto di tumore al cervello a 5 anni. La mamma Roberta contro l'ex Ilva: «Ha subito 28 interventi per colpa vostra»

di Redazione web

Lorenzo Zaratta aveva solo 5 anni quando è morto, strappato via da un tumore al cervello nel luglio del 2014. A Taranto, nella sala Alessandrini del tribunale, prosegue il delicato processo che coinvolge sei dirigenti dell'ex Ilva, accusati di cooperazione in omicidio colposo in relazione alla prematura morte del bambino. La vicenda di Lorenzo, divenuto simbolo della lotta contro l'inquinamento, si concentra sull'indagare il possibile collegamento tra le emissioni nocive dello stabilimento siderurgico e la malattia che ha colpito il piccolo.

I 28 interventi

Durante l'ultima udienza, Roberta Schinaia, la mamma di Lorenzo, ha condiviso il doloroso percorso di suo figlio, colpito dall'astrocinoma al cervello quando ancora si trovata allo stato di feto. All'epoca, lei lavorava nel quartiere Tamburi, vicino alla fabbrica. Il bambino ha subito ben 28 interventi chirurgici, di cui 15 al cervello, nella disperata ricerca di cure efficaci in vari ospedali d'Italia. La famiglia Zaratta ha vissuto anni di angoscia e incertezza, con il fratello maggiore di Lorenzo, Claudio, costretto a trascorrere molto tempo lontano dai genitori, accudito dai nonni.

Il tumore al cervello

Il nucleo della questione giuridica si concentra sull'analisi delle sostanze trovate nel cervello di Lorenzo - zinco, silicio, ferro, acciaio - e sulla loro possibile correlazione con lo sviluppo del tumore.

Durante la fase preliminare del processo, si sono scontrate le opinioni degli esperti: mentre la difesa ha sostenuto l'assenza di studi scientifici che confermino un legame diretto tra inquinamento e la specifica forma di cancro di Lorenzo, l'accusa ha evidenziato la necessità di valutare gli effetti delle sostanze assorbite dal corpo del bambino.

Le polveri

Roberta Schinaia ha testimoniato dell'onnipresenza delle polveri industriali nel quotidiano, sia sul luogo di lavoro che a casa, sottolineando l'esposizione continua a cui era sottoposta la famiglia. Le prossime udienze saranno cruciali, con la testimonianza dei medici che hanno assistito Lorenzo durante la sua malattia e che hanno esaminato il suo corpo dopo la morte, al fine di fornire ulteriori dettagli medici e scientifici.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 17:18
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