Filippo Turetta, verso la chiusura delle indagini sull'omicidio di Giulia Cecchettin. La Procura: «Ci fu premeditazione». In autunno il processo

Il 23enne rischia così il massimo della pena, ossia l'ergastolo

Turetta, verso la chiusura delle indagini sull'omicidio di Giulia. La Procura: «Ci fu premeditazione». In autunno il processo

di Redazione Web

Filippo Turetta aspetta in carcere di conoscere le accuse che dovrà affrontare al processo per l'omicidio di Giulia Cecchettin, la ex fidanzata che avrebbe ucciso nel novembre dello scorso anno, dandosi poi alla fuga. La Procura di Venezia sta per chiudere le indagini sul 23enne di Torreglia (Padova), a cui contesterà l'aggravante della premeditazione con il rischio di una condanna al massimo della pena: l’ergastolo, scrive il Gazzettino.

Turetta, la strada verso il processo

Turetta, ancora in regime di custodia cautelare, potrebbe essere processato di fronte alla Corte d’assise a settembre o, al più tardi, all'inizio di ottobre.

L'udienza preliminare e il rinvio a giudizio dovrebbero arrivare prima della sospensione estiva, così da non rischiare che l'imputato possa uscire di carcere per la decorrenza dei termini di custodia.

Per dimostrare la premeditazione saranno importanti gli accertamenti fatti sui smartphone e pc di Turetta. In caso di contestazione dell'aggravante, il 23enne non potrà accedere al rito abbreviato garantendosi uno sconto della pena. L'analisi sui device può aiutare a capire se quell'omicidio è stato architettato ore prima e non fu determinato dalla foga di un momento. Inoltre, a sostenere la prima versione, la presenza del nastro adesivo in macchina e il coltello. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Maggio 2024, 15:50
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