Immobile bomber, ma non in azzurro

Immobile bomber, ma non in azzurro

di ​Enrico Sarzanini
ROMA – Titolare nella Lazio, riserva in Nazionale. È il paradosso di Immobile che con la maglia azzurra vive un momento di crisi. Da quando Mancini è diventato ct azzurro l’attaccante biancoceleste ha giocato appena 93’, con la Polonia è rimasto addirittura in panchina. Nell’ultima amichevole contro l’Ucraina Mancini ha dato fiducia a Insigne, Bernardeschi e Chiesa nonostante quest’ultimo, nella sfida contro la Lazio giocata domenica scorsa, non avesse brillato. Al contrario Immobile si è confermato il solito trascinatore ed he regalato i tre punti alla Lazio con il gol-vittoria.

È l’unico attaccante di ruolo» ha ribadito in conferenza l’altro giorno il cittì azzurro, eppure Ciro non riesce a trovare spazio in una Nazionale avara di gol e che stenta a decollare. Utilizzato nell’ultima mezz’ora contro l’Ucraina non ha brillato, ma sulla sua prestazione ha certamente pesato il morale. Non si sente una riserva anche perché ha iniziato la nuova stagione così come aveva terminato la scorsa, continuando a segnare: 73 gol in 94 presenze con la maglia biancoceleste, terzo nella classifica della storia dei bomber della Lazio con una media di 0,74 reti a partita, in quella generale è settimo ad appena 10 lunghezze da un certo Giorgio Chinaglia.
Leader e trascinatore con la Lazio, in Nazionale non riesce ad emergere – l’ultimo gol risale al 5 settembre di un anno fa contro Israele - ma è certo che alla fine sarà protagonista anche in azzurro.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Ottobre 2018, 07:30

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