Amadeus a un passo dall'addio alla Rai, c'è persino una data. Ed è quella di oggi, venerdì 12 aprile, quando gli avvocati del conduttore avrebbero fissato un appuntamento con i vertici aziendali per mettere fine definitivamente al contratto che li lega. L'indiscrezione lanciata da Dagospia era nell'aria, e nel divorzio ci sarebbe un terzo incomodo: Discovery, che porterà Amadeus sul Nove. A determinare la rottura, sembrerebbe esserci alcune intromissioni, pressioni, nel lavoro del cinque volte conduttore del Festival di Sanremo.
Gli ospiti
A ricostruire i motivi della scelta di abbandonare la Rai è oggi Il Corriere della Sera. Amadeus, forte dei record in fatto di ascolti e raccolta pubblicitaria dei suoi Festival, si sarebbe aspettato una maggiore indipendenza. Questo si traduce in nessuna impoosizione sugli ospiti da chiamare nei suoi programmi, e dall'altro lato essere a sua volta ospite di altre trasmissioni per risollevarne lo share.
Povia e Mogol
Le tensioni sono emerse apertamente già prima dell'ultima edizione di Sanremo, con divergenze significative tra le aspettative di Amadeus e le pressioni ricevute dalla dirigenza.
Il contratto
Tali frizioni sono ulteriormente cresciute nel periodo post-Sanremo, soprattutto quando è stato sollecitato a rinnovare il suo contratto con una certa urgenza, nonostante il termine di scadenza ad agosto non richiedesse una decisione così immediata. Questo continuo "strattonare" ha portato il conduttore a sentirsi sottovalutato e non sufficientemente supportato dall'azienda, nonostante i grandi successi ottenuti.
L'ultimo incontro
L'incontro previsto al settimo piano di viale Mazzini tra Amadeus e il direttore generale Giampaolo Rossi, sembra ormai un mero formalismo. Rossi, per parte sua, ha espressito il desiderio di fare il possibile per trattenere Amadeus, incluso un potenziale rilancio economico. Ma pare che lui, ormai, abbia le idee ben chiare.
Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Aprile 2024, 15:37
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