«Per tre settimane abbiamo girato sullo yacht dove sarebbero stati insieme in vacanza e anche solo guardarlo era intimidatorio – le fa eco Khalid Abdalla – perché ha incorniciato momenti iconici della loro storia, vissuti anche nell’immaginario collettivo tanto a lungo».
Ogni fotogramma – il cast lo sa bene – verrà messo sotto esame dallo spettatore ed è servito molto tatto per toccare una ferita ancora aperta.
Osare sbirciare nel privato del Palazzo Reale è stato impensabile per alcuni membri del cast, che hanno tentennato prima di accettare la parte, come Dominic West (il principe Carlo). Non è stato il solo: «Il giorno dell’incoronazione di Elisabetta II avevo sei anni - confessa Jonathan Pryce – in pratica, ho vissuto tutta la vita con questi reali, anche se erano figure lontane, ma all’inizio non sentivo di voler essere io l’attore che rievocava l’amicizia del sovrano con Penny Knatchbull», che in molti hanno chiamato con il nome di tradimento. Le rassicurazioni sono arrivate subito dalla meticolosità dell’autore, Peter Morgan, per ricreare sì i dettagli, ma con grande accuratezza (che a un certo punto sembra vera e propria devozione). La mole di ricerche anche da parte del cast è impressionante: «Ho parlato con chi conosceva Lady Diana – racconta la sua interprete – e tutti volevano che conoscessi il suo spirito giocoso e gioioso, l’autoironia e la generosità. Se sono riuscita anche solo ad avvicinarmi al ritratto della sua intelligenza e della sua capacità emotiva, allora sarò soddisfatta».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Novembre 2023, 08:44
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