Apocalisse zombie a Rebibbia, ecco 'Dodici'
di Zerocalcare: "Devo convivere col successo"
di Valeria Arnaldi
Ambientata a Rebibbia, una storia di zombie, perché “Sono la mia passione fin da bambino ma anche una similitudine della vita di alcune borgate romane dove non succede mai niente e le giornate sono lente come zombie”. Lenti a muoversi, ma veloci nel consacrarlo re di Lucca Comics.
Ti aspettavi questo successo?
«No, sono pessimista, temo sempre i resi delle librerie, sono ancora superscettico. A Lucca tanti hanno fatto file di oltre quattro ore sotto il diluvio per un mio disegno. Mi ha messo l’ansia pensarli sotto la pioggia. Ho capito che devo imparare a gestire la cosa».
Primo libro non autobiografico, il protagonista è l’amico Secco, non il tuo alter ego: Dodici era un banco di prova, soddisfatto?
«È quello che ha venduto di più ma anche il più criticato, continuo a viverlo come prova, è uscito da poco, devo attendere i feedback. Io sono soddisfatto, è ciò che avevo in testa e ha svolto benissimo la funzione di farmi staccare da altre storie e divertirmi».
Il prossimo titolo?
«Mi concentrerò su un libro diverso, che racconterà parte della storia della mia famiglia. Avrà una gestazione lunga, magari un anno. Nel frattempo continuerò a pubblicare le altre storie on line».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Novembre 2013, 09:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA