Marco morì in moto a 28 anni, lo scempio sulla salma. La mamma: «Quella camicia era stirata, ora è piena di sangue»

Domenica 18 Febbraio 2024, 08:19 - Ultimo aggiornamento: 12:45

L'udienza

A distanza di sei anni e mezzo dai fatti, l'uomo si è ora sottoposto all’esame nel corso del processo di primo grado che si sta celebrando al Tribunale di Verona: una deposizione, quella appena resa in aula dall’imputato, che di fatto ha spostato i riflettori sulla condotta degli operatori delle onoranze funebri. La famiglia di Marco si era affidata ad Agec Onoranze Funebri spa (società di Agec, Agenzia Gestione Edifici Comunali, società al 100% del Comune di Verona, come riporta il Corriere, per il delicato compito: «Da parte del sottoscritto — è la tesi difensiva sostenuta in udienza dall’ex cellista — era stato sottolineato che, visto il violentissimo impatto nell’incidente costato la vita alla vittima, la salma non era assolutamente il caso che venisse esposta».

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