In un file salvato sul computer e poi cancellato Filippo Turetta aveva pianificato tutto, anche come legare Giulia Cecchettin con il nastro adesivo, come tapparle la bocca per impedirle di gridare. Un delitto, quello della ex fidanzata 22enne, parte di uno «spietato piano criminoso» cominciato almeno quattro giorni prima dell'11 novembre, giorno in cui la studentessa è stata uccisa per poi essere ritrovata una settimana dopo vicino ala lago di Barcis. Tutto studiato «nel dettaglio» anche grazie a una «app-spia» installata sul cellulare della ragazza che gli permetteva di spiarne messaggi e conversazioni.