Elezioni europee, da Meloni a Schlein: i politici si candidano, ma non andranno al Parlamento. Strategia giusta o grande bluff?

Sabato 4 Maggio 2024, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 17:43

La strategia meloniana (e non solo)

Non si tratta di una strategia politica all'avanguardia: è il classico gioco delle parti. Ma non tutti gli elettori sono a conoscenza di ciò. In parole semplici, un leader che si candida alle elezioni europee, lo fa per trainare il consenso dei cittadini e per condizionare il risultato elettorale del partito. Ormai, è quasi una prassi inserire il nome del segretario o del leader del partito - ci provò, senza riuscirci, anche Elly Schlein.

Le Europee servono anche per verificare il consenso dei cittadini e soprattutto sono un banco di prova per capire se rispetto alle ultime elezioni l'orientamento politico degli elettori è mutato.

Giorgia Meloni ha giustificato la sua partecipazione così: «Chiedo agli italiani se son soddisfatti del lavoro che stiamo facendo in Italia e in Europa». Dunque, se l'attuale premier italiana sarà eletta, rinuncerà al ruolo di parlametare europea a favore di altri candidati del suo partito che hanno ottenuto meno voti, perché l'incarico europeo non è compatibile con quello di presidente del Consiglio. Da sottolineare che Meloni è candidata come capolista in tutte le Circoscrizioni elettorali.

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