Terra dei Fuochi, fusti tossici sottoterra.
"Trovati grazie alle 'confessioni' a due preti"

Terra dei Fuochi, fusti di rifiuti tossici sepolti sottoterra. "Trovati grazie alle 'confessioni' a due parroci"
ROMA - La Terra dei Fuochi continua a sfornare rifiuti tossici, riportati alla luce grazie alle segnalazioni degli abitanti della zona, racchiusa tra Ercolano e Pompei. Una vera e propria discarica a cielo aperto, fatta di pneumatici e bidoni sparsi riemersi dalla terra e causea di innumerevoli mali che stanno stroncando molte delle persone che risiedono in quell'area.



L'utlima scoperta è merito di due parroci don Marco Ricci e don Giorgio Pisano, da anni in lotta per far emergere le tante verità nascoste e i tanti luoghi contaminati. Chiedono alla gente di confessarsi, garantendo il segreto. Qualcuno ha raccolto l'invito, per la maggior parte persone anziane.



I primi risultati hanno permesso il ritrovamento di fusti tossici e altri rifiuti risalenti a decenni fa, soprattutto nella zona di Cava Montone. "A portarci su questo luogo è stato un anziano del posto che abbiamo contattato. Questa persona ha finalmente aperto il cuore e ci ha raccontato tutto ciò che in passato ha visto. E noi abbiamo presentato una denuncia alla procura". Racconta Don Marco che lancia un appello ai parrocchiani: "Chi sa parlasse, anche in modo riservato a noi sacerdoti. Parlasse e si pulisse la coscienza".







"Perché l'omertà - sottolinea Don Giorgio Pisano - è più forte della paura della morte. Tante persone sono morte di cancro qui e ci sono persone che hanno fatto interrare rifiuti tossici perfino nelle loro terre e preferiscono il silenzio invece di indicare i posti avvelenati. E muoiono anche i loro familiari. È una cosa gravissima. Spero che queste persone si passino la mano sulla coscienza e si aprano una volta per sempre e dicano dove sono questi rifiuti".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Novembre 2014, 17:47
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