​​“The Day After – Il Grande Torino dopo il Grande Torino”: il nuovo libro di Savasta e Turco sulla tragedia di Superga

“The Day After – Il Grande Torino dopo il Grande Torino”: il nuovo libro di Savasta e Turco sulla tragedia di Superga

Come si sono svolte le inchieste sulla tragedia? E come sono finiti i processi? Chi era la medium che anticipò la sciagura? E ancora, chi erano Giusy Cutrona e Niny De Santis? Ma soprattutto, quale fu il ruolo della Fiat, del professor Valletta e di un ancor giovane Avvocato Agnelli, negli anni Cinquanta?

In sostanza, che cos’è successo al Grande Torino dopo il Grande Torino? E’ il quesito cui prova a dare una risposta The Day After, l’opera di Enzo Savasta e Fabrizio Turco. Un lavoro che si fonda su un’ampia documentazione, in buona parte inedita, che parte dal 4 maggio 1949, il giorno della catastrofe. Da quel momento, si ricostruisce l’immediatezza della tragedia, dal riconoscimento dei cadaveri ai funerali che paralizzarono tutta una città, un paese intero.

Ma perché è caduto l’aereo? E’ la prima domanda chiave (ma non l’unica) attorno a cui ruota buona parte del libro; e per cercare di dare una risposta si analizzano in maniera estremamente accurata le cause dell’incidente. Dalle caratteristiche dell’aereo alle condizioni meteo, fino alle responsabilità dei piloti; il tutto anche con l’ausilio di esperti di aeronautica.

Il lavoro di ricerca di Savasta e Turco si è concentrato in maniera particolare anche sulle inchieste per poi approdare al processo, con i suoi tre gradi di giudizio, approfondendo anche parallelismi e difformità giuridiche con un’altra drammatica vicenda granata, quella di Gigi Meroni.

Oltre all’approfondimento delle fake news che hanno alimentato fantasie bizzarre che, qua e là, perdurano tuttora, gli autori aprono una finestra - del tutto inedita - che fa luce sui quindici anni successivi, quelli che vanno dall’inizio degli anni Cinquanta per arrivare fino alla metà degli anni Sessanta. Un periodo caratterizzato dal tentativo reiterato dell’Avvocato Gianni Agnelli, e poi a seguire del fratello Umberto, di realizzare una fusione fra Torino e Juventus. Ma soprattutto, una fase in cui a sorreggere finanziariamente la sopravvivenza granata hanno contribuito i fondi bianconeri, provenienti dalla Fiat governata in quegli anni dal professor Valletta. Una situazione per certi versi incredibile, di certo sorprendente, avvalorata da oltre un centinaio di documenti, buona parte dei quali pubblicati all’interno del volume. Anche se si tratta di documentazione ormai ingiallita visto che, per oltre mezzo secolo, era rimasta chiusa nei cassetti degli uffici che contano.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Maggio 2024, 19:11
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