Per più di 40 è stato l’incubo della malavita e la sicurezza dei cittadini. Un poliziotto vecchie maniere: intuito, scaltrezza e tanta strada. Dal prossimo mese, però, il sostituto commissario Lucio Cucchiarelli metterà pistola e distintivo al chiodo e andrà in pensione. Una vita e una carriera passata tra la Garbatella degli anni Ottanta, una quartiere dove la “Magliana” era di casa. Ed è da lì che ha mosso i suoi primi passi: in poco tempo era diventato l’incubo degli affiliati alla Bandaccia.
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Il suo nome di battaglia, tra colleghi e criminali, è stato da sempre Mezzosigaro (perché non lasciava mai il suo toscano fumante). Ma di mezzo il buon Lucio aveva davvero poco: un omone alto quasi due metri, con un fisico atletico e uno sguardo che in pochi secondi leggeva chi aveva di fronte.
Conosciuto e rispettato, in questi ultimi anni coordinava la squadra informativa del distretto Tor Carbone occupandosi dei problemi annosi relativi all’ordine la sicurezza pubblica e alla all’attuazione delle misure di vigilanza degli obiettivi esposti al rischio esistenti nella zona. Ma sul suo curriculum pluridecorato spiccano operazioni legate appunto alla lotta alla Banda della Magliana (era in prima linea quando fu scoperto l’arsenale della gang criminale nei sotterranei del ministero della sanità all’Eur) fino ad arrivare alla cattura del violentatore seriale dei garage, Luca Bianchini.
Una lista infiniti di arresti e operazioni brillanti. Un mito per i colleghi del commissariato che lo descrivono come un poliziotto unico dotate di «acume investigativo, caparbietà e capacità professionali e umane uniche, unite a indiscusse doti morali». Dal prossimo mese Lucio sarà un pensionato ma nessuno crede che riuscirà a star lontano dal commissariato.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Aprile 2023, 08:17
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