Emiliano Pretto
Una grande mappa scolpita nel marmo che rappresenta le strade, i vicoli, i templi e i monumenti della Roma imperiale. È la "Forma urbis", la più antica ed affidabile cartina di quella che un tempo era la Capitale del mondo. Questo straordinario e poco conosciuto reperto storico è la super star del nuovo Parco Archeologico del Celio, che al suo interno contiene proprio il Museo della Forma Urbis, inaugurato ieri e da oggi aperto al pubblico. La grande nuova area archeologica si trova incastonata tra Colosseo, via di San Gregorio le pendici del Celio, a pochi passi dal complesso della basilica dei Santi Giovanni e Paolo, altro luogo della città poco battuto dai grandi flussi turistici. Qui, all'interno del Casino dei Salvi, è stata ricollocata la "Forma Urbis". Gli archeologici hanno sistemato i pezzi superstiti della grande mappa marmorea, realizzata per volontà dell’imperatore Settimio Severo tra il 203 e il 211 DC, incastrandoli e sovrapponendoli sul pavimento, usato come base planimetrica con la successiva rappresentazione grafica della stessa mappa di Roma realizzata da Giovanni Battista Nolli del 1748.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Gennaio 2024, 06:00
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