In questi giorni Milano è tappezzata di cartelloni pubblicitari di Radio Deejay con i volti di tutti i loro speaker. Gabriele Corsi, uno dei protagonisti, è stato vittima di un episodio di vandalismo e omofobia. Lo slogan sul cartellone recita: “Da quarant’anni siamo tutti deejay” e sul viso stampato dello speaker è apparsa la scritta: "gay" tra le parole “io sono” sulla fronte e “deejay” sugli zigomi.
«Mi hanno scambiata per un uomo e quel momento mi ha cambiato la vita»
La risposta di Gabriele Corsi
L'interessato ha postato su Instagram la foto del cartellone in quetsione, commentando: «dovrebbe essere un’offesa?». Lo speaker ha poi aggiunto su Twitter: «Per chiarezza: “io sono omofobo”, “io sono razzista”.
La precedente occasione per gli haters
Gabriele Corsi era già stato protagonista di un episodio spiacevole, dopo aver partecipato ad unn Gay Pride, aveva perso per questa ragione oltre 500 follower su Instagram. Lo speaker aveva commentato così la vicenda: «Per la mia convinta adesione al Pride di sabato scorso ho perso 500 follower. La mia domanda adesso è: ma che mi seguivate a fare? ‘Con le mani, con le mani, con le mani, ciao, ciao… ‘ il resto lo sapete“.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Ottobre 2023, 19:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA