Il mondo delle forze armate italiane è stato scosso da un nuovo tragico evento. Giovanni Devillanova, tenente colonnello dell'Esercito italiano di 53 anni, in servizio a Roma, si è tolto la vita ieri nella sua città: a Putignano, in provincia di Bari. La notizia è stata confermata dal Sindacato Unico dei Militari (Sum), che ha espresso profondo dolore per l'accaduto. L'ufficiale prestava servizio presso il 6° Reggimento Genio Pionieri a Roma, dopo aver lavorato in altri enti della capitale. Laureato in ingegneria civile trasporti e abilitato alla professione, Devilannova aveva dimostrato una notevole professionalità.
Il suicidio
Secondo l'agenzia Dire, Devillanova avrebbe vissuto difficoltà legate allo stress del pendolarismo tra Roma e Bari. L'ufficiale aveva trovato una certa serenità al Reparto Infrastrutture di Putignano, ma il trasferimento forzato nella capitale lo avrebbe gettato in una situazione insostenibile.
Lo Stato maggiore dell'Esercito esprimendo «profondo dolore e sentimenti di fraterna vicinanza e solidale cordoglio ai familiari» ha fatto sapere che il militare, in servizio a Roma, stava fruendo presso il luogo di residenza, del beneficio dei permessi mensili riconosciuti della legge 104 del 1992 e non disponeva di armi d’ordinanza.
Sono state immediatamente attivate le procedure per fornire tutto il supporto e il sostegno necessario alla famiglia dell’Ufficiale.
La situazione nelle forze armate
La tragedia di Giovanni Devillanova è il 25esimo suicidio tra le forze armate italiane nel 2024.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Maggio 2024, 09:42
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