Pasquale De Stefano, l'ultimo “numeraro” d'Italia: «Sto provando a insegnare il lavoro a mio nipote, vediamo come va»

Pasquale De Stefano è l'ultimo numeraro di Napoli. Malgrado l'età avanzata, continua a lavorare e usa i social per assicurarsi più commissioni. Il suo mestiere, però, rischia di scomparire

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di Cecilia Legardi

Pasquale De Stefano è l'ultimo numeraro della storia italiana. Il suo lavoro consiste nella pittura a mano di lettere e numeri per poi riportarli su cartelli, maglie, zaini, tazze, targhette e molto altro; ma probabilmente si tratta di una tradizione che morirà con lui.

Lavori artigianali che scompaiono

Pasquale De Stefano è un uomo sulla settantina che da quando ne aveva 10 si è appassionato all'arte della pittura e la ha trasformata in un lavoro, come già avevano fatto suo padre e tutti gli antenati che ricorda. L'artista numeraro (o numeraio) vive nel borgo di Sant'Antonio Abate di Napoli ed è l'ultimo a fare questo mestiere. Dopo di lui, infatti, non ci sono altri professionisti che porteranno avanti la tradizione artigianale del borgo. «Come tanti altri mestieri artigianali anche questo scomparirà - ha chiarito Pasquale - dopo di me non c'è più nessuno». Ma lui vorrebbe che la tradizione di famiglia continuasse: «Sto provando a insegnare il lavoro a mio nipote, vediamo come va. Per fare questo lavoro ci vuole passione, come per ogni cosa, e sarebbe bello se non morisse insieme a me».

I solcial? Lì si trovano clienti

Pasquale è molto conosciuto nella città napoletana: le sue magliette e i suoi cartelli con i prezzi sono ormai dappertutto, nei mercatini, dal fruttivendolo, dal macellaio. Le sue lettere spesse e colorate sono inconfondibili. Ma sono stati i social media a dare ancor di più una spinta al suo lavoro: condividendo delle fotografie ha trovato utenti molto interessati ad acquistare le sue creazioni e ha avuto tante commissioni soprattutto dall'estero. «Oggi devo dire che con Internet mi è arrivato un sacco di lavoro, con i social si è innescato un grande passaparola e qui arrivano anche i turisti. Me li portano le guide turistiche e io gli faccio delle targhette come ricordo», ha spiegato con entusiasmo il numeraro. Pasquale continuerà, dunque, a lavorare malgrado l'età perché la passione è ancora fortissima. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Maggio 2024, 20:35
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