Lauree più richieste, quali corsi portano a uno stipendio più alto? Medicina, Giurisprudenza, Lettere e non solo: l'analisi

L'analisi condotta da AlmaLaurea conferma che nel 2022 il tasso di occupazione a un anno dal titolo è stato del 75,4% per i laureati di primo livello e del 77% per quelli di secondo livello

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di Redazione web

Alla fine della maturità 2024 molti studenti delle superiori potrebbero trovarsi davanti a una scelta davvero difficile: quale università frequentare. Certo, scegliere il percorso formativo più idoneo alle proprie caratteristiche è fondamentale, ma anche assicurarsi un buono stipendio è necessario se si pensa al costo della vita che negli ultimi anni ha raggiunto vette davvero spaventose. Partiamo dalla Costituzione. «La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni», recita ancora l’art. 35, ma è l’art. 4 della Carta fondamentale a enunciare il principio lavoristico più nel dettaglio. La norma testualmente recita: «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società».

I dati di AlmaLaurea

Secondo i dati di AlmaLaurea, che analizzano il periodo che va dal 2015 al 2022, i percorsi universitari di Odontoiatria, Informatica e Finanza, occupano il podio: sono gli indirizzi più rimunetrativi, con uno stipendo che oscilla tra i 2000/2600 euro.

All'ultimo posto Psicologia (1300 euro c.a), Lettere e Filosofia (1400 euro) e Lingue (quasi 1550 euro). Sorpesa per Medicina, 1800 euro circa, e Giurisprudenza (1650 euro).

A un anno dalla laurea

Come riporta Will.Ita, l'analisi condotta da AlmaLaurea conferma che nel 2022 il tasso di occupazione a un anno dal titolo è stato del 75,4% per i laureati di primo livello e del 77% per quelli di secondo livello. Un altro dato positivo riguarda la tipologia contrattuale: a un anno dal titolo, è in risalita la curva dei contratti a tempo indeterminato, che raggiungono livelli superiori a quelli del periodo pre-pandemico.

Inoltre, a un anno dal titolo, un laureato in informatica guadagna in media 1.672 euro netti al mese, mentre un laureato in ingegneria elettronica può contare su una busta paga media di 1.720 euro netti al mese. Nonostante questo, le prospettive di crescita e di progressione sono incoraggianti, soprattutto nel breve e medio termine. Le lauree STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) sono sempre più richieste e offrono opportunità di lavoro interessanti, sia in termini di retribuzione che di sviluppo professionale.

 


Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Maggio 2024, 22:20
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