Avvocata Andrea Catizone, specializzata in diritto di famiglia, della persona e dei minori, come si è arrivati al punto di vedere giovani che si divertono con immagini di abusi su bimbi?
«La società si disinteressa di infanzia e adolescenza. Non vi è nessuna attenzione ai processi formativi, educativi e identitari di ragazzi e ragazze. Manca empatia».
Dunque, non si capisce il dolore altrui?
«La sofferenza altrui diventa alimento della propria incapacità di godere la vita. Quando si sta male, si va a vedere qualcuno che sta peggio. È una perversione. Inoltre, spesso ormai si ha difficoltà a distinguere l’immagine reale da quella che non lo è, alcuni giovani non hanno consapevolezza di ciò che hanno di fronte».
Indifferenza e perfino divertimento: come è possibile?
«Che un adolescente possa provare piacere a vedere qualcuno che soffre è mostruoso.
Cosa ha reso gli adulti poco attenti?
«Le famiglie hanno problemi economici, paura di perdere il lavoro, precarietà, paura del Covid. Società e istituzioni hanno rinunciato a un ruolo educativo. Una volta si diceva che bisognava dare il buon esempio, adesso i giovani da dove lo prendono?».
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Ottobre 2022, 16:56
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