I carabinieri arruolano il primo cane robot: Saetta sarà assegnato inizialmente al Nucleo Artificieri di Roma e svolgerà interventi ad alto rischio. Secondo quanto fa sapere la stessa Arma, si tratta di una novità assoluta per l'Italia e per le sue forze di polizia che ha l'obiettivo di garantire gli standard di sicurezza del personale migliorandone l'efficacia operativa. Il nome Saetta rievoca il simbolo presente sulle fiancate delle autovetture di pronto intervento, con la tradizionale livrea blu e rossa.
Controllato da un tablet a distanza
Controllato da un tablet a distanza, fino a 150 metri, potrà muoversi anche su terreni impervi e non percorribili dai normali veicoli ruotati o cingolati. Il cane robot potrà effettuare rischiose attività di ricognizione espletando così compiti anti sabotaggio al posto dei militari specializzati, sfruttando le sue spiccate capacità di mobilità come quelle di salire e scendere da rampe di scale ed aprire autonomamente porte e rimuovere ostacoli. Saetta potrà mappare luoghi attraverso avanzatissimi sistemi di rilevazione laser e termici, evidenziando la presenza di minacce e individuando, con l'ausilio di strumentazione dedicata, le più fievoli tracce di esplosivo e di agenti chimici e radiologici.
Il braccio robotico
Il cane robot opererà con il proprio braccio robotico per asportare ordigni, compresi i grossi petardi inesplosi che, specialmente a Capodanno, minacciano l'incolumità dei cittadini nelle aree urbane.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Dicembre 2023, 12:58
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