Ha detto all'azienda che stava affrontando un percorso di transizione, per diventare donna, e nei giorni successivi è arrivata un'email che le comunicava di essere stata licenziata. È quello che è accaduto a una donna della provincia di Pisa (geneticamente maschio alla nascita) che fino alla scorso mese lavorava in un'azienda della zona e che ha deciso di denunciare l'accaduto allo sportello Voce dell'Arci Valdera, che si occupa di raccogliere denunce di discriminazioni in tutta la provincia pisana.
La transizione e poi il licenziamento
I fatti risalirebbero allo scorso mese. La giovane trans, dopo aver deciso di intraprendere un percorso per cambiare sesso, ha deciso di comunicare ai suoi capi la propria scelta ma, in seguito, la ragazza ha ricevuto una doccia fredda. Pochi giorni dopo la comunicazione, infatti, nella sua casella di posta è comparsa una lettera di licenziamento, che conteneva come motivazione un calo della produzione, troppo basso per continuare a lavorare nella ditta. Quindi, secondo quanto riferito dall'azienda, il motivo del suo allontanamento sarebbe riconducibile soltanto a questioni di bilancio economico interno.
«MI sento emarginata, dai colleghi nessun aiuto»
Ma non la pensa così l'ex lavoratrice, che ha deciso di rivolgersi a Voice: uno sportello che negli ultimi mesi è diventato un vero e proprio punto di riferimento per la comunità Lgbtq+.
Sulla vicenda, che è stata raccontata da Repubblica, attualmente si sta muovendo Voice, che ha deciso di «non rendere identificabile la vittima della discriminazione, perché c'è una causa in corso ed è giusto che sia l'autorità giudiziaria a pronunciarsi».
Ultimo aggiornamento: Martedì 2 Aprile 2024, 14:06
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