Catturato in Spagna il boss di camorra Nicola Rullo, latitante il reggente del clan Contini: si stava preparando a festeggiare il Capodanno in un resort di lusso ma vedrà il nuovo anno da una cella. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, coordinati dalla DDA (pm Varone e Converso) lo hanno bloccato mentre stava conversando, a bordo piscina, insieme con altre due persone, anche queste ritenute dagli inquirenti legate ai Contini, che, per il momento non sono state arrestate e neppure denunciate. Il boss di 53 anni era sfuggito all’ordine di carcerazione a settembre di quest’anno.
L’uomo era ritenuto braccio destro del ras Edoardo Contini, attualmente detenuto. È stato individuato e fermato in Spagna, sulla base delle informazioni acquisite e dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli che hanno determinato l’attivazione dell’unità Udyco Central della polizia spagnola attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
I Carabinieri sono riusciti a seguire gli spostamenti dei familiari, che hanno consentito di ricostruire e documentare la sua rete relazionale e le sue abitudini. Grazie al continuo scambio informativo con la polizia spagnola, i Carabinieri e l’Udyco hanno così scovato Rullo nella struttura alberghiera di lusso "El Plantio Golf Resort" di Alicante dove si era rifugiato da almeno 20 giorni per sfuggire alla cattura.
Sin da giovane ha "collezionato" una lunga serie di arresti - gran parte dei quali scaturiti dalla commissione di reati di natura associativa - che hanno comportato pene detentive per oltre 19 anni complessivi di reclusione. Ha finito di scontare le sue condanne lo scorso 3 luglio 2023 ma appena due mesi dopo, il 26 settembre, la Procura Generale della Repubblica di Napoli, a seguito di una rideterminazione delle pene, ha emesso un nuovo provvedimento al quale però Rullo si è sottratto.
A mettere in allarme i carabinieri, a partire dallo scorso 15 dicembre 2023, è stato un particolare: prima la moglie, Maria Starita, e poi la figlia Immacolata Rullo, insieme con il marito Ciro Carrino dismettevano temporaneamente le rispettive utenze cellulari. Un isolamento comunicativo che ha lasciato presagire ai militari che si erano spostati fuori da Napoli o dal territorio nazionale, per trascorrere le imminenti festività con il proprio familiare. Ora il boss dovrà scontare 4 anni, 2 mesi e 8 giorni di reclusione per associazione di tipo mafioso ed è in carcere in attesa del provvedimento di estradizione.
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Dicembre 2023, 12:53
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