Quest'ultimo ha ammesso la sconfitta davanti ai giornalisti a Bratislava e si è congratulato con Pellegrini per la sua vittoria, dicendosi «deluso e disilluso», come riporta l'agenzia di stampa Tasr. Secondo i dati preliminari, l'affluenza alle urne è stata poco inferiore al 60%, un dato nettamente superiore al 52% registrato al primo turno elettorale del 23 marzo.
Chi è Pellegrini
Peter Pellegrini, leader del partito Hlas, che fa parte della coalizione di governo, si è presentato come il candidato della pace e durante la campagna elettorale ha invitato alla cautela nelle forniture di armi all'Ucraina al contrario di Korkov, più risoluto nel sostegno a Kiev. «La Slovacchia non deve solo essere un ricettore passivo di quello che le viene dettato a Washington e Bruxelles», ha dichiarato di recente in un dibattito televisivo.
L'ombra di Putin
A Bratislava si è dunque formata una costellazione istituzionale tutta populista e crolla l'argine contro Fico rappresentato finora dalla presidente uscente Zuzana Caputovà, sua avversaria. «Delle elezioni dipende il futuro orientamento del Paese», aveva detto parlando al seggio il sessantenne Korcok che - sostenuto da tre partiti di opposizione - voleva tenere Bratislava nell'alveo europeo ed è fortemente a favore dell'Ucraina nella sua guerra di difesa dall'attacco russo. Evidentemente consapevole della preoccupazione internazionale per le posizioni di Fico che per appellarsi a una pace con Mosca mette in causa l'integrità territoriale ucraina, il 48enne Pellegrini aveva sostenuto che il voto «non riguarda la direzione futura della politica estera» della Slovacchia e aveva assicurato: «garantisco che continueremo ad essere un membro forte dell'Ue» e della Nato.
Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Aprile 2024, 20:24
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