Quindicimila euro per scalare il Monte Bianco. Tanto ha chiesto Jean-Marc Peillex, sindaco del comune francese di Saint-Gervais, borgo montano situato lungo l'itinerario di salita. È questa la trovata del primo cittadino, stanco dei tanti "pseudo alpinisti" che, ignorando la recente raccomandazione di non scalare il Monte Bianco lungo la via normale francese dal rifugio del Gouter per il pericolo di frane dovuto alla siccità, ha introdotto un deterrente per tutti gli avventori inesperti.
Lancia un messaggio in bottiglia: ritrovato anni dopo al largo delle Bahamas, a oltre 3.700 km
Monte Bianco, 15.000 euro di cauzione agli alpinisti che vogliono salire: «Per le spese di soccorso e sepoltura»
Dopo i numerosi appelli alla prudenza caduti nel vuoto, il sindaco ha deciso di adottare una soluzione estrema, ma ritenuta necessaria per scongiurare altre inutili morti. D'ora in avanti chi vorrà scalare la vetta dovrà versare una cauzione di 15 mila euro, di cui 10 mila euro pari «al costo medio dei soccorsi» e 5 mila euro per «le spese di sepoltura della vittima». «È inaccettabile – scrive – che sia il contribuente francese a pagare questi costi».
«A causa delle condizioni climatiche eccezionali attuali – si leggeva in una nota della prefettura dell'Alta Savoia (Francia) e del comune di Saint-Gervais-les-Bains – e della siccità che interessano il nostro dipartimento da diverse settimane, importanti cadute di pietre si verificano lungo la via normale di ascesa alla cima del Monte Bianco, di giorno come di notte, in particolare negli orari più frequentati, cioè la mattina presto».
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 05:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA