Un'impresa storica. Hari Budha Magar, 43 anni, è stato il primo uomo al mondo, privo delle gambe perché amputate, a scalare la montagna più alta del mondo, l'Everest. Magar, ex soldato ha perso gli arti in Afghanistan, ma lo scorso 17 aprile, a 13 anni di distanza da quando perse le gambe, è arrivato in vetta.
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Sul tetto del mondo
Prima di raggiungere la cima della montagna ha trascorso 18 giorni al campo base dell'Everest prima che il tempo si schiarisse. Durante la salita, il veterano e il suo equipaggio hanno affrontato condizioni gelide e Budha Magar ha visto anche due cadaveri. «Tutte le mie giacche erano completamente gelate. Era tutto congelato. Anche la nostra acqua calda, abbiamo messo l'acqua calda nel thermos, e anche quella era ghiacciata e non siamo riusciti a bere».
WE DID IT!!!!
— Hari Budha Magar (@Hari_BudhaMagar) May 22, 2023
Life is all about adaptation, Nothing is impossible.
Yes, we did it! We created history, a first of its kind!
The first double above knee amputee to summit Mt. Everest, the tallest mountain in the world at 15:10 hours on 19th May 2023.
It took 25 hours climbing from… pic.twitter.com/d9qGU89sy7
L'ex soldato ha lasciato il Nepal per servire come caporale nell'esercito britannico prima dell'infortunio che gli ha cambiato la vita. Il veterano ha detto che credeva che la sua vita fosse "completamente finita" dopo aver perso la parte inferiore delle gambe. “Sono cresciuto in Nepal, fino all'età di 19 anni, e ho visto come venivano trattate le persone disabili in quei villaggi remoti.
Update from Hari’s Team Off the Mountain – Just an update to say that earlier this week Hari and team went back up the mountain and today went from camp 2 to camp 3 successfully and will make the push for the summit over the coming days, weather and conditions dependant.
— Hari Budha Magar (@Hari_BudhaMagar) May 17, 2023
Hari… pic.twitter.com/IVRm6Kbj5q
Avventura durissima
Dopo aver provato una serie di sport, Budha Magar ha ritrovato la fiducia in sè, ha smesso di bere e ha pensato a questo sogno da raggiungere, ma ai doppi amputati e ciechi era vietata la scalata nel tentativo di ridurre il numero di alpinisti che muoiono sulla vetta. Ma il 43enne è riuscito a far rimuovere il divieto. Per completare la sfida, l'ex soldato ha dovuto usare gambe protesiche appositamente progettate in grado di far fronte al ghiaccio e alla neve. Ora il veterano vuole anche tornare in Afghanistan sul luogo in cui ha perso le gambe per poter dire "grazie".
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Maggio 2023, 20:18
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