Aeroporti, i vassoi al metal detector sono un pericolo: «Contengono più virus dei bagni pubblici»

Aeroporti, i vassoi al metal detector sono un pericolo: «Contengono più virus dei bagni pubblici»

di Domenico Zurlo
Chi viaggia spesso sa ormai come utilizzarli al meglio: parliamo dei vassoi di plastica che si trovano ai metal detector degli aeroporti, in cui inseriamo i nostri oggetti personali, dal telefonino alla cintura, dal portafogli alle chiavi di casa, prima di passare i controlli e riprendere tutto successivamente. Ebbene, quei vassoi sono una vera e propria fucina di virus, con una concentrazione addirittura maggiore rispetto ai bagni pubblici.

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Lo rivela uno studio, completato all'aeroporto finlandese di Helsinki, che ha analizzato decine di campioni, in diversi momenti della giornata e in diversi punti, dai corrimano delle scale mobili ai pulsanti sugli ascensori fino agli stessi vassoi di plastica che si trovano ai controlli pre-imbarco: e proprio questi ultimi si sono rivelati l’oggetto a più alto rischio di contaminazione virale, con la metà degli otto campioni rivelatosi positivi a virus respiratori come influenza A, coronavirus e rhinovirus, scrive il quotidiano britannico The Independent.

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Numeri preoccupanti, se si pensa ad esempio che controlli sul coperchio del water, lo scarico e la serratura dei bagni non rilevavano, nella stessa ricerca, alcun virus. Secondo lo studio, poiché i vassoi sono utilizzati da tutti i passeggeri, possono essere particolarmente problematici in caso di epidemie internazionali: lo stesso studio ha formulato alcune raccomandazioni per combattere questo tipo di problematiche, per garantire la sicurezza negli aeroporti.

Il rischio può essere ridotto «offrendo disinfettanti con alcol per le mani prima e dopo lo screening di sicurezza - si legge nei suggerimenti - e aumentando la frequenza di disinfezione dei vassoi», che non vengono invece disinfettati con regolarità. L’aumento delle persone che utilizzano l’aereo per spostarsi ha aumentato dunque la probabilità che si diffondano malattie infettive: dal 2003, l’anno in cui la SARS da Hong Kong arrivò in diversi paesi anche europei nel giro di poco tempo, il pericolo è diventato sempre più alto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Settembre 2018, 17:20
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