Viterbo, qui niente "Mal'aria": prima nel Lazio e nella top ten in Italia sulla presenza di polveri sottili

Viterbo, qui niente "Mal'aria": prima nel Lazio e nella top ten in Italia sulla presenza di polveri sottili

di Massimo Chiaravalli

Respirare a pieni polmoni. O quasi, come quando si è a pochi passi dalla vetta di un monte. È qui che staziona la città dei Papi: in zona top ten. Benissimo se si guarda alle polveri sottili (8° posto sulle PM10, 10° sulle PM2.5), migliorabile nella concentrazione di biossido di azoto (32°). Questo emerge dal nuovo report di Legambiente “Mal’aria di città. Cambio di passo cercasi”.

Viterbo nel Lazio svetta nei primi due parametri, solo nel terzo cede il passo a Rieti. Ma andiamo con ordine. Il 2022, come ogni anno, ha mostrato criticità acute per alcune città. Ma tra i 95 Comuni monitorati attraverso delle centraline di rilevamento dell’inquinamento, il capoluogo compare tra i Comuni virtuosi, mai tra i peggiori. Di più: stando così le cose, Viterbo non è a posto solo con le norme attuali, lo sarebbe pure con i parametri che entreranno in vigore dal primo gennaio del 2030, come deciso dalla direttiva dell’Unione europea. Passeranno infatti per le PM10 dagli attuali 40 µg/mc a 20, le PM2.5 da 25 µg/mc a 10, mentre il nuovo limite al ribasso NO2 sarà fissato a 20 µg/mc. La città dei Papi ha rispettivamente 19, 10 e 20.

Sulle 95 città che dispongono delle necessarie centraline, il capoluogo nelle PM10 è all’8° posto con 19, come Bolzano, Siena, Massa, Livorno, Trapani, Agrigento, Sassari, Nuoro, Campobasso, Genova, Gorizia. Meglio fanno solo Caltanissetta a 13, Macerata a 16, Enna, Catanzaro, Cosenza e Savona a 17 e Verbania a 18.
Capitolo PM2.5, Viterbo è decima a 10 a parimerito con Grosseto, Livorno, La Spezia, Savona.

I migliori? Catanzaro e Crotone a 4, Sassari a 6, Trapani a 7, Enna, Macerata, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Agrigento a 9.

E si passa al biossido di azoto, dove si perdono un bel po’ di posizioni, ma pur sempre senza sfigurare. Viterbo è infatti al 32° posto con 20, insieme a Forlì, Udine, Foggia, Lucca. E c’è anche chi ruba la prima piazza nel Lazio: Rieti, con 14. Meglio fanno anche Enna e Siena (4), Agrigento (8), Ragusa (11), Lecce, Reggio Calabria, Carrara e Vibo Valentia a (12), Catanzaro, Nuoro, Trapani e Oristano (13), Sassari e Macerata (14), Verbania, Caltanissetta, Siracusa e Brindisi (15), Massa, Pistoia, Ravenna e Ascoli Piceno (16), Vercelli e Barletta (17), Ancona, Cosenza, Taranto, Savona e Cesena (18), Gorizia e Cuneo (19).

Come si comporta il resto della Regione? Ecco i risultati rispettivamente su PM10, PM2.5 e NO2: Rieti 20, 13 e 14; Latina 22, 12 e 22; Roma 25, 14 e 33; Frosinone 27, 17 e 27. «Per rendere le nostre città più vivibili e sostenibili - spiega Legambiente - serve un cambio di passo e una maggiore attenzione da parte di governo e amministrazioni locali». E qundi ecco le proposte: «Zone a zero emissioni, città 30 km all’ora, potenziamento del trasporto pubblico, elettrificazione autobus e sharing mobility». Se per l’Ue Viterbo è a posto fino a ben oltre il 2030, altrettanto non si può dire per l’Organizzazione mondiale della sanità, che sul biossido di azoto indica il valore minimo sicuro per la salute a 5, la metà del dato del capoluogo.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Febbraio 2023, 17:36
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