Covid, mai così pochi casi tra i giovani. A Ronciglione il bluff dei test antigenici nelle scuole

Covid, mai così pochi casi tra i giovani. Ronciglione, test antigenici nelle scuole un bluff

Continua a perdere forza la corsa del virus nel Viterbese. Gli ultimi numeri parlano di 45 nuovi casi nelle ultime 24 ore ma non solo: ieri sono stati appena 3 i minori risultati positivi, dei quali uno di 15 e un altro di quasi 18 anni. Un livello mai così basso per questa fascia d’età dall’inizio della pandemia.

Al tempo stesso, però, si registra un leggero aumento del numero dei ricoverati rispetto agli ultimi contagiati: 5 hanno avuto necessità di cure in uno dei reparti Covid di Belcolle, mentre un altro paziente era al pronto soccorso. Significa che oltre il 10% degli ultimi viterbesi che hanno contratto il virus ha manifestato sintomi tali da richiedere un supporto ospedaliero. Sempre l’ultimo bollettino ha rivelato 148 guariti in provincia e 3 decessi: una 84enne di Montalto di Castro, una 72enne di Ronciglione e un 79enne di Civita Castellana. Tutte le morti hanno riguardato pazienti ricoverati nel nosocomio di Viterbo. 

Sempre ieri, intanto, è finito l’incubo per 125 tra alunni e personale scolastico dell’istituto comprensivo Virgili di Ronciglione (chiuso con ordinanza per due giorni, riaprirà domani), risultati positivi a seguito dello screening voluto dal sindaco Mario Mengoni. I risultati dei test antigenici, arrivati sabato scorso, avevano creato panico nel paese vista l’elevata e anomala incidenza (il totale di quanti si erano sottoposti al test volontario erano stati 290). La Asl è subito intervenuta domenica per confermare le diagnosi con i tamponi molecolari: i risultati arrivati ieri dimostrano che nessuno dei sospetti è positivo.

Tanta paura, insomma, per nulla. E nel paese infuria la polemica per come sia stata gestita la campagna affidata a un laboratorio privato.

Il sindaco aveva sin dalle prime ora parlato di “un problema sul lotto dei test che sono stati forniti” e ritenuti “estremamente sensibili”. Molti cittadini hanno apprezzato l’iniziativa, nonostante lo spavento: “Anche mia figlia ieri ha fatto il tampone rapido e non vi nego che mentre aspettavamo di saperne il risultato, eravamo veramente in ansia. Ma poi, appena abbiamo saputo che era negativa, abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Per qualche ora abbiamo provato quello che vive chi è positivo e vi assicuro che è una sensazione bruttissima perché ci si sente vinti, piccoli e impotenti di fronte a questo virus che, subdolo, è entrato nella nostra vita e si è diffuso a tappeto in tutto il mondo. Ringrazio il sindaco per averci dato l'opportunità di fare il test”, scrive una madre.

Ma c’è anche chi suggerisce al primo cittadino di chiedere i danni: “Chi pagherà i disagi creati alle famiglie e alle attività, alcune chiuse per tre giorni? Il Comune ha intenzione di intentare causa contro la ditta fornitrice della partita “sensibile” di tamponi?”, incalza un altro genitore.

Apre oggi ad Acquapendente nel Palazzetto dello sport il quarto drive-in della Tuscia (dopo quelli di Viterbo, Tarquinia e Civita Castellana). “Un risultato molto importante sia per la cittadina che per tutto il territorio dell'Alta Tuscia. Grazie alla Asl per l'attenzione e l' impegno dimostrati ”, plaudono dal Comune. Qui sarà possibile effettuare sia i tamponi nasofaringei standard, che quelli rapidi antigenici (lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 8 alle 13; martedì e giovedì dalle 14 alle 19).


Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Dicembre 2020, 17:08
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