Vetralla, uccide il figlio di 10 anni. I testimoni: «Lo aspettava già fuori da scuola, era in trance»

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«Lo abbiamo visto questa mattina fuori dalla scuola, andava avanti e indietro come in trance. Ma il bambino non era con lui». Lo raccontano alcune mamme di Cura di Vetralla, che alle 12.30 erano fuori dall'istituto per l'uscita dei propri figli. Nessuna di loro poteva immaginare che, poche ore dopo, quell'uomo avrebbe ucciso il figlio Mattias.

Il bimbo, 10 anni, frequentava la classe quinta della primaria di Cura (frazione popolosa di Vetralla). Allontanatosi dalla scuola, Mirko Tonkov di 44 anni, polacco, si sarebbe spostato a casa. La casa della famiglia, dalla quale non doveva avvicinarsi per un divieto emesso dal tribunale di Viterbo.

 

«Abbiamo avuto molfe segnalazioni per situazioni di questo tipo durante il periodo del Covid - hanno spiegato dai servizi sociali del Comune - ma di questa famiglia non ci risulta.

Lui era stato segnalato per le violenze, ma era un tipo molto solitario, anche quando era al bar».

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Anche di lei, ora in ospedale assistita dagli psicologi, il segno distintivo è la riservatezza. Mariola Rapaj, albanese di 32 anni, era in Italia da molto. Piccolii lavori domestici e tanta attenzione per il figlio. Aveva conosciuto l'uomo che sarebbe diventato il marito qui in Italia, dopo il matrimonio però le violenze di lui - quando beveva - l'avevano spinta a denunciarlo.  


Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Novembre 2021, 19:43
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