Responsabilità nella morte di un paziente, la Asl di Viterbo condannata a risarcire i parenti

Responsabilità nella morte di un paziente, la Asl di Viterbo condannata a risarcire i parenti

di Renato Vigna

La Asl condannata a risarcire la moglie, il figlio e la sorella di un paziente, Ettore Ioppi, per la sua morte, avvenuta a Belcolle il 4 marzo del 2013 all’età di 60 anni. La somma riconosciuta ammonta rispettivamente a 15mila euro, 10mila e 6mila (la metà circa rispetto a quanto richiesto).

Lo ha stabilito il Tribunale di Viterbo che ha riconosciuto, sposando la tesi dell’accusa, la responsabilità medica e sanitaria dell’azienda per il decesso dell’uomo. Ma non è detta la parola fine: l’esecutività della sentenza è sospesa perché la Asl ha presentato ricorso.

Secondo i parenti, seguiti dall'avvocato Antonio Jezzi, c’è stata “una condotta gravemente negligente del personale medico dell’ospedale Belcolle”. L’uomo era affetto da neoformazione pluri-nodulare al polmone sinistro ed era stato trattato con chemioterapia a Perugia, per poi essere ricoverato nel capoluogo a seguito di una serie di gravi complicanze. L’accertamento tecnico preventivo ha rivelato “la responsabilità dei sanitari di Belcolle per non avere adottato in maniera tempestiva la necessaria terapia farmacologica”.

Dalla consulenza successiva, “erano emerse ulteriori negligenze dei sanitari" tra cui la mancata esecuzione della Tac total body, che avrebbero "influito nella misura del 70% sulle chance di sopravvivenza, indicate in due mesi”.

La difesa della Asl ha ribattuto con diverse argomentazioni. “All’accesso al Pronto soccorso, il quadro clinico era già al limite di una eventuale sopravvivenza in quanto il paziente era da tempo affetto da adenocarcinoma polmonare, IV stadio, inoperabile, con presenza di metastasi generalizzate”, hanno sostenuto i legali dell’azienda. Inoltre, “subito dopo il ricovero, in data 28 febbraio 2013 si era registrata una evoluzione peggiorativa del quadro clinico del paziente già sottoposto a patologia oncologica, in ragione delle complicanze connesse alla chemioterapia".

Il 13 gennaio la sentenza emessa dal giudice Eugenio Maria Turco ha dato ragione ai parenti, condannando la Asl alla liquidazione del danno per responsabilità dei sanitari nella morte del 60enne per un totale di 31mila euro, oltre le spese legali. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Agosto 2022, 19:56
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