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Lavoratori agricoli sfruttati e picchiati, cinque arresti nel Viterbese
Braccianti agricoli sfruttati per pochi euro mese e addirittura picchiati e sequestrati. Sono state eseguite cinque ordinanze di custodia cautelare, emesse dal giudice per le indagini preliminari di Viterbo su richiesta della Procura.
Dopo le indagini dei carabinieri agli arresti domiciliari sono finiti tre imprenditori di tre aziende diverse: uno è il tagliaboschi di Acquapendente, già al centro di una precedente indagine sulla sua attività. Poi un imprenditore di Gallese e un terzo del capoluogo.
Inoltre un quarto imprenditore agricolo è finito agli arresti domicliari con l'accusa di avere assunto diversi lavoratori, tutti in grave stato di bisogno, e di averli impiegati per più di 12 ore al giorno, senza riposo settimanale. Il tutto pagandoli pochi euro al mese. E' accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
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