Viterbo, riparato il tempio crematorio. Tre mesi di disagi e silenzi del Comune

Viterbo, riparato il tempio crematorio. Tre mesi di disagi e silenzi del Comune

di Simone Lupino

Dopo tre mesi di disagi niente più salme in trasferta da Viterbo a Firenze, con costi di trasporto salatissimi. Ma dal Comune ancora silenzio di tomba. Eppure per circa 60 defunti è stato questo l’ultimo viaggio. Senza contare quelli portati in impianti di altre città, Perugia e Civitavecchia.

Al cimitero di San Lazzaro sta per tornare in funzione il tempio crematorio, fuori uso da inizio novembre a causa di un guasto. In arrivo ieri dal Veneto il pezzo per rimettere in funzione il macchinario. A finire ko lo scambiatore. “Purtroppo non poteva essere sostituito, andava realizzato ex novo su misura", spiega Giacomo Rossi, rappresentante della Silve (Società italiana lampade votive elettriche) che gestisce il servizio. “Sapevamo che c’era da aspettare, la fabbrica però è stata puntuale: ci avevano detto che il pezzo sarebbe stato pronto i primi di febbraio, così è stato. Ora il tempo di montarlo e da lunedì il servizio potrà riprendere normalmente”.

Tre mesi, come detto, segnati dal mutismo dell’amministrazione: né un avviso, né un post per spiegare i tempi di risoluzione da sindaca e assessore ai Servizi cimiteriali, Stefano Floris. Mancando le premesse, nessuna informazione neanche sul lieto fine. Un silenzio incomprensibile.

Le macchine si possono rompere per ragioni che non dipendono da nessuno. Come in questo caso. I disagi erano scontati: in media vengono cremate a San Lazzaro 2100 salme all’anno.

“L’anno scorso a causa guasto ci siamo fermati a 1700”, dicono dalla Silve. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto limitare i problemi. Adottando il silenzio, si sono amplificati. Lo sa bene chi in questi tre mesi ha avuto un lutto in famiglia. Solo in agenzia la scoperta che c’erano da pagare molti soldi in più per la cremazione fuori provincia, a causa del trasporto. Una spesa totale di 700-800 euro circa, come hanno raccontato alcuni cittadini a Il Messaggero.

La Silve, che gestisce un crematorio anche a Firenze, ha offerto la possibilità di portare le salme in Toscana: “Ai residenti di Viterbo abbiamo garantito la stessa tariffa di San Lazzaro, 150 euro, la più bassa d’Italia, facendoci carico noi della quota extra per i non residenti. Ma non potevamo accollarci anche il trasporto. Il periodo inoltre è difficile. Anche noi abbiamo dovuto fare i conti con il caro gas, con la tariffa schizzata nei scorsi mesi da 0,40 a 2,70 euro. Tra fine 2022 e inizio del nuovo anno sono arrivate da Viterbo a Firenze circa 60 salme”, conclude Rossi.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Febbraio 2023, 05:45
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