Stromae a Sanremo: "Sul palco 'ubriaco' per raccontare la solitudine"

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di Michela Greco SANREMO – Il suo nome d'arte è Stromae, versione in "verlan" (il gergo francese che inverte l'ordine delle sillabe) di Maestro, ma questo cantante belga che risponde al nome di Paul Van Haver e sta conquistando le classifiche di tutta Europa ha l'umiltà di non voler insegnare nulla a nessuno, anzi. Vuole solo raccontare storie. Sta facendo ballare mezzo mondo su note che mescolano hip hop ed electrodance, percussioni africane (il padre ruandese è rimasto ucciso nel genocidio) e sound romantici, ma i suoi testi e i suoi video raccontano vicende tristi di emarginazione e povertà, discriminazione e rapporti padre-figlio. Sue sono "Alors on danse" (hit del 2009), e "Tous les mêmes", ma stasera sul palco dell'Ariston, nella serata finale del Festival, suonerà "Formidable" (vedi il video http://www.youtube.com/watch?v=S_xH7noaqTA&feature=kp), di cui spiega la nascita in questa videointervista concessa a Leggo. Domani sera invece sarà di nuovo ospite di Fazio Cosa porterà stasera sul palco del Festival di Sanremo? Interpreterò un uomo in stato di ebbrezza, anzi molto ubriaco, perché è il modo migliore che ho trovato per esprimere un sentimento di solitudine. Il mio mestiere è interpretare, mi permetto di recitare questo personaggio ubriaco, ridicolo, a volte aggressivo, spaventoso e allo stesso tempo attraente. Un essere umano, insomma, di quelli che incontri per strada. Infatti mi ha ispirato un signore che ho visto per la strada, e avevo voglia di rendere omaggio a queste persone – che poi alla fine siamo noi, visto che mi è successo a volte di trovarmi in uno stato pietoso come questo e di essere totalmente ridicolo e chiedere aiuto nelmodo più semplice, interpellando la gente per strada. Questo a volte fa paura. Volevo mostrare a che punto si può essere soli, a volte. Prima diceva di essere molto impressionato da questo festival, un evento enorme... Quanto conosce l'Italia? So che le è capitato di ballare in un centro sociale a Roma... Immagino che succeda come in tutti gli altri paesi del mondo, dove ci sono cose molto popolari e artisti meno conosciuti, tra gli italiani più popolari che conosco ci sono Gala, anche se l'ho sentita in inglese, oppure Tiziano Ferro, con una canzone che si chiama "La differenza tra me e te". È un brano che mi ha colpito, anche se non capisco tutto quello che dice il testo, e quando sono venuto in un centro sociale a Roma ho ballato sul Rockabilly. Mi sembra ci sia una tendenza al ritorno del rockabilly, mi sono divertito molto. Mai avrei immaginato che mi sarei ritrovato a ballare del roackabilly a Roma. È questa la ricchezza della diversità, si viaggia, si apprezza qualcosa, tutto cfi parla: al di là della lingua c'è il groove, l'emozione... Verrà presto a cantare in Italia? Sicuramente sì, verrò presto, anche se non ho la data precisa. Fa un saluto a Leggo? Grazie di avermi ascoltato, anche se faccio fatica a essere conciso. Grazie mille a Leggo!
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Settembre 2016, 02:09
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