1 Maggio. Le donne cosa festeggiano?

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Weekend del 1 Maggio, festa del lavoro. Ma noi donne cosa festeggiamo? 

La nostra premier Giorgia Meloni, qualche giorno fa, ha detto che i lavoratori si trovano occupando le donne, non gli immigrati.

Al di là che anche tra gli immigrati ci sono donne - quindi io quella frase non la capisco - resta il fatto che, nel nostro paese, il sesso femminile  lavora, sì, troppo poco.

La responsabilità di chi è? E’ nostra che non ci ribocchiamo le maniche e preferiamo salutare dalla finestra i mariti che vanno in ufficio e restare a casa a lavare i pavimenti ? O c’è altro?

Il problema è che le politiche di conciliazione in Italia sono davvero carenti.

Quando hanno figli, le italiane occupate spesso lasciano il lavoro. Tanto che sono solo 53%, le lavoratrici madri e, quando i figli sono tre, il numero scende ancora, al 38%.

Se non si fanno investimenti sui servizi all’infanzia, come gli asili nido, la situazione non migliorerà.  Al momento, poi, non è neanche la stessa in tutto il paese.

Se andiamo a guardare bene, infatti - a quanto lo stato investe sui bambini dagli 0 ai 2 anni - in Calabria vediamo che si spendono 149 euro l’anno, mentre  in Emilia Romagna 2000. Ma, secondo voi, dove si fanno più figli? In Calabria o in Emilia Romagna? Ovviamente in Calabria.

Siamo letteralmente in una spirale: non si aiutano le donne a lavorare perché non s’investe sui servizi all’infanzia, le donne reagiscono facendo sempre meno figli eccetto che, per assurdo, proprio dove s’investe meno, cioè al sud. Una donna che nasce al sud avrà quindi sempre meno possibilità di trovare lavoro, perché ha più figli e meno servizi.

Ora, qual sarebbe la colpa degli immigrati?

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Giornalista, autrice e conduttrice tv.

Da anni realizza reportage di approfondimento su ambiente, sostenibilità e temi sociali. L'argomento che più la appassiona è la parità di genere. E' mamma di due bambini.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Aprile 2023, 15:13
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