Mafia, il boss ordinava gli omicidi dal carcere: "Tum... nel sacco"

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Palermo, (TMNews) - Scongiurata a Palermo una nuova faida di mafia. Dopo l'omicidio di Giuseppe Di Giacomo, l'astro nascente del mandamento di Porta Nuova ucciso in strada il 12 marzo scorso, nel mandamento di Porta Nuova stava per esplodere una sanguinosa faida, tra famiglie in contrasto per la leadership sul sodalizio. I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo con l'operazione Iago hanno eseguito 8 provvedimenti restrittivi con l'accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso, decapitando di fatto i vertici del clan.Dopo l'arresto di D'Ambrogio, Giuseppe Di Giacomo era stato investito del ruolo di reggente protempore del mandamento dal fratello ergastolano Giovanni Di Giacomo e con lui, come hanno evidenziato le intercettazioni in carcere, comandava con crudezza la famiglia.Ordini precisi per la gestione delle attività di riscossione del pizzo, ma anche per l'eliminazione di soggetti invisi del mandamento.E proprio il sostentamento delle famiglie dei detenuti era la vera ossessione dei capi di Porta Nuova, ritenuta indispensabile per potere mantenere unita la famiglia.
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Settembre 2016, 02:31
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