Il dolore di Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, uno dei tre poliziotti morti nella strage di Capaci del 1992, per l'arresto del fratello Giuseppe, in manette ieri a Palermo per associazione mafiosa. L'uomo avrebbe riscosso il pizzo per il clan dell'Arenella. "Sono devastata, è come se mio fratello fosse morto", si sfoga in un'intervista la donna, divenuta un simbolo di ribellione e riscatto contro Cosa Nostra. Ma la sua battaglia prosegue: "La mafia non mi fermerà, continuerò il mio impegno", assicura Rosaria Costa che da nni vive lontano dalla sua Sicilia.