Angelina Jolie in lacrime, triste e anche arrabbiata, in Bosnia contro stupri guerra

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Angelina Jolie commossa, in lacrime e in raccoglimento di fronte al memoriale delle vittime di stupro a Srebrenica. Lì dove l'11 luglio del 1995, durante la guerra di Bosnia-Erzegovina, furono uccisi migliaia di musulmani bosniaci. La Jolie, che si è presentata in completo nero, era accompagnata dal ministro degli esteri britannico William Hague. E l'attrice, che è anche ambasciatrice Onu, durante la sua missione umanitaria che ha incontrato donne che hanno subito abusi nella guerra in Bosnia ha lanciato un appello contro l’utilizzo di stupri e violenze sessuali come armi di guerra. «Lo stupro è un'arma di guerra», ha ribadito l'attrice, «è un atto di aggressione e un crimine contro l'umanità. È inflitto intenzionalmente per distruggere la donna, la famiglia e la comunità». la Jolie ha parlato con le donne abusate. Ecco come la descrive Sabiha Husic, direttore di Medica Zenica, che si occupa delle vittime di abusi: Angelina era triste ma anche arrabbiata allo stesso tempo. Perché sentiva che le vittime si vergognano, mentre gli autori delle violenze sono quasi glorificati.
Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Settembre 2016, 02:21
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