Messina ha quindi sottolineato che «oggi il nostro debito è sostenibile. Quello che il debito che abbiamo oggi non non ci consente di fare è accelerare la crescita». Il debito italiano deve essere ridotto nelle dimensioni «o siamo condannati a essere un paese di serie B». «É pure vero che questo governo ha erediato il debito da quelli precedenti» e l'attenzione «é stata tutta nell'aumentare la crescita» ma invece di raggiungere il necessario 3% di aumento del Pil ci si è fermati allo 0,5-1,5%.
Messina ha sottolineato come sul debito non c'è rischio di default perché «paghiamo rendimenti» molto alti «da rendita», in un mondo di tassi zero e questo proseguirà a meno «che non arrivi uno shoc di fiducia come la procedura di infrazione . «Aver immaginato solo il piano B (lo scorso anno ndr) ha fatto schizzare lo spread nonostante poi si è detto 'abbiamo scherzato' e 'lo avevamo in un cassetto'».
Poi, ha aggiunto «a ottobre abbiamo detto che ce ne fregavamo della Commissione dopo aver detto che facevamo l'1,6% del deficit, proponendo il 2,4%, e creando una nuova rottura della fiducia dei creditori».
Quindi «si è riusciti a riconquistare la fiducia attraverso l'accordo con la Commissione» (riducendo gli obiettivi ndr) ed «è chiaro che se ora non evitiamo la procedura lo spread si muoverà» ancora.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Giugno 2019, 11:39
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