La ragazza dei lupi. «A volte gli angeli custodi assumono strane sembianze»
Si è messa sulle tracce dei lupi da studentessa di Scienze Naturali, quando come tesi doveva cercare segni di presenza del lupo per studiarne la genetica. Non li ha più lasciati. Oggi Mia è una “lupologa”, ed è una delle più preparate. Tra le sue attività, è impegnata anche a insegnare alle persone a convivere con l’animale di cui gli uomini hanno una paura ancestrale e un’attrazione infinita. L’esperienza personale di Mia si intreccia con la storia più grande del lupo in Italia, ed è il racconto di un amore sconfinato, di cuccioli salvati e rimasti nel cuore, come Achille, e di altri perduti, un amore a volte corrisposto, a volte no. Ed è anche la storia di come i lupi le hanno insegnato a seguire la strada della libertà.
MIA CANESTRINI
Nata nel 1982, è laureata in Scienze Naturali, specializzata in Conservazione della Biodiversità animale. Per oltre 10 anni si è dedicata allo studio dei lupi, trascorrendone la maggior parte nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano, dove ha partecipato come tecnico a due progetti LIFE per la conservazione del lupo e la convivenza con l’uomo. Piemme edizioni.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2019, 11:18
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