Tmb, il fumo continua a uscire dagli impianti

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Un odore acre e una colonna di fumo nero. Roma si è svegliata così stamattina. A far temere è un incendio, divampato nel cuore della notte, nello stabilimento di trattamento dei rifiuti in via Salaria 981, alla periferia nord di Roma. Lo stabilimento più controverso e contestato della capitale. Il rogo è sotto controllo ma, spiegano i vigili, le operazioni di spegnimento saranno ancora lunghe. Dalla struttura si è alzata una nube visibile praticamente da tutta la città e il Campidoglio ha invitato precauzionalmente a tenere chiuse le finestre, evitare attività all'aperto. Ma in tarda mattinata i primi dati sulle rilevazioni dei campioni dell'aria sembrano essere rassicuranti: le prime misurazioni effettuate da Arpa Lazio nelle tre centraline vicine al Tmb Salario «non hanno registrato valori fuori norma». 


 E la sindaca Virginia Raggi - sul posto per valutare la situazione - ha lanciato un appello alle altre regioni chiedendo aiuto soprattutto per i giorni delle festività natalizie. Appello raccolto dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che si augura che già in serata si sia in grado di risolvere il problema. «In collaborazione con l'amministrazione comunale stiamo ascoltando tutti - spiega Zingaretti - si tratta di ricollocare un quantitativo molto importante di materiale. Siamo già attivi con le altre regioni e l'impiantistica regionale». Intanto la Procura di Roma ha avviato una indagine in relazione al vasto incendio che ha interessato il Tmb Salario. Il pm Carlo Villani, già titolare di un fascicolo sulla struttura nel quale si ipotizzava il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata, si è recato per un sopralluogo sul luogo dell'incendio. Al momento, spiega chi indaga, è ancora prematuro stabilire la natura doloso o colposa del rogo. A piazzale Clodio si attendono anche le informative delle forze dell'ordine intervenute. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Dicembre 2018, 14:43
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