Mafia, fermato Antonello Nicosia dei Radicali: «Era il tramite tra carcere e clan»

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Avrebbe fatto da tramite tra i boss, alcuni dei quali al 41 bis, e i clan, portando all'esterno messaggi e ordini, sfruttando il suo ruolo di assistente parlamentare di una deputata nazionale - estranea all'indagine - per entrare in carcere. C'è Antonello Nicosia, membro del comitato nazionale dei Radicali italiani, per anni impegnato in battaglie per i diritti dei detenuti, tra le 5 persone arrestate dalla Procura di Palermo. Dalle intercettazioni emerge che per Nicosia il latitante Matteo Messina Denaro era "il primo ministro". In manette anche il capomafia di Sciacca, nell'Agrigentino.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Novembre 2019, 08:58
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