A evasore seriale con redditi irrisori
sequestrati immobili e auto di lusso
Via beni per 1 milione e 400mila euro
di Vittorino Bernardi
L’indagine ha preso avvio degli esiti di una verifica fiscale nei confronti di una società del territorio operante nel settore del recupero dei rottami metallici, chiusa con la constatazione di un’evasione d’imposta milionaria e la denuncia del relativo amministratore, già gravato da condanne per reati fiscali. L’indagine ha permesso di delineare due requisiti necessari per l’applicazione delle misure di prevenzione previste dalla legislazione antimafia: la “pericolosità sociale” del soggetto (evasore seriale dagli anni Novanta) e l’ingente “sproporzione” tra gli esigui redditi dichiarati e i beni di cui il “proposto” aveva l’effettiva disponibilità. È stata complessa l’indagine “Iron cash” per i finanzieri della stazione scledense che hanno ricostruito step by step un ingegnoso sistema di rapporti tra società nazionali ed estere, finalizzato a celare la reale titolarità di molteplici beni. Indagine valutata positivamente dal sostituto procuratore Hans Roderich Blattner e formalizzata dal tribunale di Vicenza.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Luglio 2016, 09:51
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