Madagascar, l'isola di Nosy Be riapre i confini ai turisti

Madagascar, l'isola di Nosy Be riapre i confini ai turisti

di Francesca Spanò

Nosy Be è un’isola paradisiaca del Madagascar, un tratto di terra emersa dai mille colori e profumi che è un sogno scoprire almeno una volta nella vita. Da mesi è irraggiungibile a causa della pandemia ancora in corso: ora, però, annuncia la riapertura dei confini ai viaggiatori internazionali.

Vacanze sicure per tutti

Il Madagascar nelle scorse settimane ha lavorato molto affinché tutti (dai dirigenti, al personale degli hotel fino ai viaggiatori) potessero rilassarsi durante il soggiorno, certi di controlli intensi e di sicurezza ai massimi livelli. I professionisti di settore, in particolare, hanno partecipato a corsi di formazione per garantire il corretto rispetto delle norme igienico-sanitarie ed è tempo di tornare a Nosy Be in totale tranquillità. L’annuncio era stato comunque dato in anticipo a inizio agosto dal presidente della Repubblica del Madagascar, Andry Rajoelina. L’attenzione, a livello sanitario del resto, è un tema molto caro all’intero Paese. I protocolli di igiene sanitaria, adeguati alle diverse professioni del settore, sono stati sviluppati dall'Ufficio Nazionale del Turismo del Madagascar (ONTM), per conto del Ministero dei Trasporti, del Turismo e della Meteorologia (MTTM) e in collaborazione con la Confederazione del Turismo del Madagascar (CTM) e il Ministero della Sanità Pubblica.

Nello specifico, dal 2 al 15 settembre, sono stati previsti una serie di corsi di formazione a Nosy Be per dirigenti e personale (alberghi, ristoranti, catering e fornitori di servizi turistici), così come per i lavoratori indipendenti come guide e tassisti, per un totale di oltre 2.500 persone formate sul campo. Da questo progetto, ha preso il via la progettazione di 10 spot video educativi di 2 minuti per professione per facilitare l'apprendimento dei protocolli da parte del personale del settore con l’impegno al pieno rispetto degli stessi.

Novità per la sicurezza

L’aeroporto Fascène di Nosy Be beneficia ora di aree di accoglienza più ampie per i passeggeri, in grado di consentire loro il rispetto del distanziamento sociale durante il check-in o lo sbarco. L'isola di Nosy Be sarà collegata con l'Italia dalla compagnia aerea Ethiopian Airlines via Addis Abeba, con tre voli settimanali, già partiti dal 1° ottobre.

Info utili: quali documenti e controlli per volare in Madagascar?

I viaggiatori che vogliono organizzare una vacanza a Nosy Be nello specifico devono:

- presentare un risultato negativo di un test PCR effettuato almeno 72 ore prima dell'imbarco;

- rispettare le procedure sanitarie attuate negli aeroporti: distanziamento sociale, rispettare le misure precauzionali, compilare la Scheda Sanitaria, rilevamento della temperatura, sanificazione (tunnel per la sanificazione, tappetini igienizzanti, gel disinfettanti, ecc.);

- test PCR obbligatorio all'arrivo in aeroporto.

Il prezzo del test di 100.000 ariary (circa 25 euro) è a carico del turista; 

- massimo 48 ore di isolamento in attesa dei risultati della prova, a spese dell'interessato. I turisti devono stare in isolamento nel luogo di residenza in cui intendono soggiornare. Le persone che risulteranno positive all'arrivo verranno assistite in strutture mediche con tutte le attrezzature necessarie come concentratori di ossigeno;

- possesso di un biglietto di andata e ritorno;

- obbligatorio indossare mascherine chirurgiche per tutto il viaggio e cambio mascherina ogni tre ore. Prenotazione di maschere tipo FFP2 da parte della compagnia aerea per casi sospetti a bordo;

- obbligo di essere raggiungibili (roaming internazionale o numero locale, e-mail, applicazione di chiamata e messaggistica, ecc.) durante il soggiorno in Madagascar per il controllo sanitario;

- presentazione di una lettera di impegno firmata, dove vengono riconosciute le misure sanitarie legate al Covid-19 in Madagascar;

- divieto di raggiungere Grande Terre, l’isola maggiore, ma autorizzazione a partecipare a escursioni nelle isole selezionate.

Solo Nosy Be?

Al momento sì, tuttavia per i viaggiatori è possibile ammirare la fauna e la flora dei parchi nazionali terrestri - rifugio dei famosi lemuri endemici - e di quelli marini, perfetti non solo per le immersioni ma anche per varie attività acquatiche come pesca sportiva, kite o windsurf, crociere in barca a vela o snorkeling. Non mancano le spiagge di sabbia chiara su acque cristalline e un contesto davvero indimenticabile.


Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Ottobre 2020, 18:33
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