Viaggi, dove è ancora necessario il Green pass? Dalle Canarie alle Maldive così cambiano le regole per i turisti

Nonostante Omicron continui ad allarmare i virologi le regole sul fronte viaggi sono cambiate e dal 1° maggio le linee da seguire per le vacanze sono più light in tutto il mondo

Viaggi, dove serve ancora il Green pass? Dalle Canarie alle Maldive così cambiano le regole per i turisti

di Angela Orecchio

L'estate è alle porte e usciti dall'emergenza pandemia la voglia di viaggiare torna a travolgere gli italiani. Nonostante Omicron continui ad allarmare i virologi le regole sul fronte viaggi sono cambiate e dal 1° maggio le linee da seguire per le vacanze sono più light in tutto il mondo. Le normative, ovviamente cambiano da Paese a Paese, ma finalmente si può tornare a intascare la Lonely Planet e a scoprire nuove mete e culture. La certificazione verde (attestante vaccinazione, guarigione o tampone negativo) però continua a essere necessario per l'ingresso in diversi Paesi dell'Ue e in altri Stati del mondo (Italia compresa, che ha mantenuto l’obbligo di mascherina Ffp2 per i viaggi in aereo o in treno almeno fino al 15 giugno come si legge nel Decreto-Legge 24 marzo 2022, n. 24).

Viaggi, ecco le nuove regole "Covid" per i turisti

Essendo, quella del Covid, un'emergenza in continua evoluzione, si sottolinea che le limitazioni per l'estero riportate nell'articolo sono valide fino alla data di oggi e si rappomanda i turisti a consultare sempre il sito Viaggiare sicuri, nell'apposita sezione https://www.viaggiaresicuri.it/find-country, per rimanere informati sulle disposizioni di ogni Stato. 

Green pass, per viaggiare serve ancora? Le nuove regole per gli spostamenti in Italia e in Europa

Europa

Albania - A partire dal 1 maggio 2022 è possibile entrare in Albania liberamente, senza più obbligo di Green pass (passaporto vaccinale, certificato di guarigione o test PCR o antigenico).

Andorra - Poiché tutti i viaggi per l’Andorra richiedono il transito attraverso la Francia o la Spagna, è necessario controllare i requisiti di ingresso per entrambi i Paesi, oltre a questa scheda. Le frontiere con la Spagna e con la Francia sono aperte. (Dalla Spagna) Attualmente i cittadini e i residenti in Spagna possono entrare e circolare liberamente ad Andorra, rispettando comunque le restrizioni interne stabilite nel Principato. (Dallla Francia) Per entrare ad Andorra dalla Francia non è necessario presentare il certificato COVID-19. Tuttavia, per entrare in Francia, tutte le persone di età superiore ai 12 anni devono presentare un passaporto sanitario che attesti il ​​ciclo vaccinale completo o un certificato di guarigione dalla malattia. In caso di non possesso di tali certificati, dovrà essere presentato un test negativo realizzato meno di 24 ore prima dell'arrivo. È anche consentito fare un test antigenico quando si entra nel paese. (Da altri Paesi) Chi proviene da qualsiasi altro Paese può entrare in Andorra senza restrizioni, tenendo conto che, a seconda della nazione di provenienza, potrebbe essere richiesta una documentazione sanitaria aggiuntiva.

Austria - In provenienza dall’estero è richiesto, ai fini dell'ingresso in Austria un certificato vaccinale, con validità di 270 giorni a partire dalla seconda dose o dalla monodose o prova di guarigione dal Covid negli ultimi 6 mesi. Dal 22 febbraio 2022 è possibile, in alternativa, esibire un test molecolare PCR con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti oppure un test antigenico con esito negativo effettuato nelle 24 ore precedenti. Per chi fosse sprovvisto della certificazione, vige l'obbligo di preregistrazione on line, e di quarantena di 10 giorni, che può essere interrotta a seguito di test Covid con esito negativo. 

Svizzera - Si consiglia, prima di mettersi in viaggio, di consultare il sito ufficiale dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica svizzera e di verificare i provvedimenti in vigore compilando il Travelcheck interattivo, che fornisce indicazioni specifiche e sempre aggiornate per ogni tipologia di viaggiatore. La Certificazione Digitale Covid UE rilasciata in Italia è riconosciuta in Svizzera. Il Consiglio Federale, con decisione del 16 febbraio 2022, ha revocato gran parte delle misure restrittive: rimane soltanto in vigore l’obbligo della mascherina sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie. Da 17 febbraio 2022 Non sono più previste condizioni di ingresso quali certificato covid o test negativi o modulo online. Per informazioni dettagliate, consultare il sito dell'Ufficio federale della Sanità Pubblica. È disponibile anche lo strumento di verifica online TravelCheck. Al momento non vige alcun obbligo di quarantena per chi entra in Svizzera.

Belgio - A partire dall’11 marzo 2022, la compilazione del (Passenger Locator Form - PLF) è obbligatoria solo se in arrivo da zone extra UE/Schengen. Ingressi con certificato di vaccinazione/guarigione - A partire dal 18 febbraio 2022, in arrivo dall’area UE/Schengen, chiunque possieda una certificazione di vaccinazione (validità nove mesi in caso di “ciclo base” oppure senza scadenza, in caso di dose di richiamo) o una certificazione di guarigione (validità sei mesi) non è sottoposto ad alcuna restrizione all’ingresso, a meno che negli ultimi 14 giorni non abbia soggiornato o transitato in una zona extra-UE/Schengen a rischio varianti. Ingressi senza certificazioni - I non residenti senza certificato di vaccinazione/guarigione in arrivo dall’area UE/Schengen devono sottoporsi in ogni caso a tampone molecolare o antigenico (rispettivamente entro 72 ore o 24 ore dalla partenza). I residenti sono esenti dall’obbligo di test, se in provenienza da una zona UE/Schengen verde o arancione ai sensi della cartina a colori messa a punto dall’agenzia europea ECDC. Un utile schema riassuntivo, comprensivo delle misure relative a chi abbia soggiornato o transitato nei 14 giorni precedenti in zone a rischio varianti (al momento nessuna), è disponibile sull’apposita pagina del pertinente sito istituzionale. 

Cipro - Il Consiglio dei Ministri della Repubblica di Cipro ha abolito – a partire dal 18 aprile 2022 - la categorizzazione dei Paesi sulla base della loro situazione epidemiologica, nonché la necessità di compilare il “CyprusFlightPass” 

Croazia - Dal 9 aprile 2022 sono state sospese tutte le misure restrittive precedentemente adottate dalle Autorità croate: in data 30 aprile è stata revocata la Decisione della Protezione Civile croata relativa alle restrizioni temporanee concernenti l'attraversamento dei valichi di frontiera della Repubblica di Croazia e, dal 1º maggio 2022, sono state sospese tutte le misure epidemiologiche relative all'ingresso dei passeggeri nella Repubblica di Croazia. Permane l'obbligo di indossare le maschere protettive solo nelle istituzioni sanitarie.

Danimarca - A partire dal 29 marzo 2022, la Danimarca ha abolito ogni restrizione residua all’ingresso nel Paese, per ragioni legate al Covid.Da tale data, pertanto, i non vaccinati ed i non guariti da precedente infezione, provenienti da paesi extra-UE ed extra-Schengen, non sono più sottoposti all’obbligo di effettuare un test-anti-covid nelle 24 ore successive all’arrivo in Danimarca. Resta confermato che nessun tipo di restrizione si applica a coloro che arrivano in Danimarca in provenienza dai paesi UE/Schengen. Le Autorità danesi hanno tuttavia la facoltà di attivare la clausola del cosiddetto “emergency brake” in caso di insorgenza di nuove varianti del virus covid-19.

Francia - Le misure per entrare in Francia variano a seconda del paese di rispettiva provenienza. L'Italia rientra tra i paesi di “colore “verde". Per l’ingresso in Francia dall’Italia tutti i viaggiatori dai 12 anni in su hanno l’obbligo di presentare, alternativamente: A) Certificato che attesti il completamento del ciclo vaccinale. B) certificato di guarigione (risultato positivo di un test molecolare o antigenico emesso da più di 11 giorni e non oltre 6 mesi. Tale certificato sarà valido per una durata di 6 mesi dalla data di realizzazione del test); C) l’esito negativo di un test PCR effettuato meno di 72 ore o antigenico effettuato meno di 48 ore prima della partenza (imbarco nel caso di un vettore, oppure passaggio della frontiera terrestre). Inoltre per coloro che viaggiano in aereo è necessario compilare il modulo di localizzazione digitale (Passenger Locator Form - N.B.: funziona solo con un navigatore aggiornato) che potrà essere visualizzato sul proprio dispositivo mobile o stampato su carta.

Germania - L’Italia non è più inserita tra i Paesi ad alto rischio (cosiddetti “Hochrisikogebiet”), a decorrere dalle ore 00.00 del 27 febbraio 2022. Per l’ingresso in Germania dall’Italia è necessario esibire, alternativamente: - Certificato di vaccinazione (si considerano "vaccinate" le persone che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, Certificato di guarigione (si considerano guarite le persone asintomatiche e risultate positive ad un tampone non meno di 28 giorni e non più di 90 giorni prima – maggiori informazioni sono disponibili qui); Certificato che attesti l’esito negativo di un test (tampone antigenico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Germania). Tale obbligo vale anche per i bambini, a partire dai 12 anni. 

Grecia - In previsione della grandissima richiesta di viaggiatori che sceglieranno per le proprie vacanze la Grecia è stata creata una mappa, disponibile in inglese, predisposta dalle Autorità greche, che riporta la diffusione del contagio in ciascun’area del Paese, isole comprese, associando a ciascun livello d’allerta uno dei cinque colori utilizzati dal Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC). Rimane in vigore l’obbligo di mascherina al chiuso, che potrebbe essere rimosso a partire dal 1° giugno. Collegamenti internazionali e interni 1) A partire dal 1° maggio 2022, Non è più richiesta ai viaggiatori la presentazione della Certificazione Digitale Covid-UE (cosiddetto “Green Pass”), o equipollente ai fini dell'ingresso nel Paese. Nota bene: in modo analogo non è più richiesta l’esibizione del Green Pass per i collegamenti aerei o i traghetti interni al Paese e per accedere alla pressoché totalità delle attività e dei servizi (si veda anche la sezione “Situazione Sanitaria”). 2) A partire dal 15 marzo 2022 non è più richiesta la compilazione del PLF per poter fare ingresso in Grecia. L’Ambasciata consiglia comunque di compilare la versione semplificata del PLF, disponibile su travel.gov.gr, dal momento che è possibile ottenere l’emissione della Certificazione Digitale Covid-UE di guarigione o di negatività al tampone molecolare o rapido da parte delle Autorità greche esclusivamente tramite la compilazione del PLF. 3) A partire da aprile 2022 non è più previsto un controllo a campione – con test rapido – all’arrivo in Grecia. Rimangono comunque in vigore le misure che prevedono (in caso di positività al Covid-19 rilevata in Grecia) un periodo di quarantena obbligatoria da trascorrere nel Paese. 

Irlanda - Da domenica 6 marzo 2022 le restrizioni di ingresso in Irlanda sono state eliminate. I viaggiatori in entrata non sono più tenuti a mostrare alcuna prova della vaccinazione o prova di guarigione o risultato negativo del test PCR all'arrivo. Non sono altresì richiesti test COVID-19 post-arrivo o requisiti di quarantena per chi arriva in Irlanda e non vi è più la necessità di compilare il Passenger Locator Form.

Malta - A partire dall'11 aprile 2022 per l’ingresso a Malta sono in vigore le seguenti misure: A) I cittadini italiani adulti (maggiori di 12 anni) non residenti a Malta possono accedere al territorio maltese senza obbligo di quarantena, presentando un certificato UE COVID-19 rilasciato dalle Autorità Sanitarie Italiane. B) I bambini tra i 6 e gli 11 anni inclusi, che non siano in possesso di un certificato di vaccinazione valida, potranno accedere a Malta presentando un certificato digitale UE generato a seguito di guarigione da Covid19 (validità 180 giorni); in alternativa, a seguito di tampone negativo antigenico rapido (effettuato entro le 24 ore precedenti l’arrivo a Malta) o tampone molecolare PCR (effettuato entro le 72 ore precedenti l’arrivo a Malta). C) I bambini sotto i 6 anni sono esenti dall’obbligo di essere in possesso di un certificato EU Covid-19 o un test negativo. D) Per procedere all’ingresso a Malta, tutti i passeggeri sono obbligati a presentare il modulo di localizzazione europeo ( passenger locator form) in versione digitale. 

Montenegro - Dall’11 marzo 2022 i cittadini montenegrini e gli stranieri possono entrare in Montenegro attraverso tutti i valichi di frontiera senza condizioni. È stato infatti abolito l’obbligo di rispettare una delle 4 condizioni previste dal Certificato digitale Covid dell’UE (Completamento ciclo vaccinale; guarigione; test PCR negativo; test antigenico negativo). 

Norvegia e isole Svalbard - A partire dal 12 febbraio 2022 tutte le misure di controllo legate alla pandemia, anche sugli ingressi nel paese, sono abolite. A partire dal 2 marzo 2022 sono revocate anche le ultime misure sull'ingresso nelle isole Svalbard.

Paesi Bassi - Prima dell’arrivo. A partire dal 23 marzo, per l'ingresso nei Paesi Bassi non è più richiesta l'esibizione di alcuna documentazione relativa a vaccinazione, guarigione o tamponi. Tutti i viaggiatori, dai 12 anni in su, devono compilare una “Health declaration”. Quest’ultima dichiarazione a carattere sanitario viene fatta compilare, di norma, direttamente dalla compagnia aerea, spesso in modalità digitale. Arrivi da fuori Paesi UE. Per sapere quali misure si applicano agli arrivi da Paesi extra-UE/Schegen è possibile consultare la checklist del governo olandese a questo link. Dopo l'arrivo nei Paesi Bassi. Il Governo olandese consiglia a tutti coloro che arrivino nei Paesi Bassi, anche se sono stati completamente vaccinati, di fare il test. Alle persone che viaggiano da Paesi ad alto rischio e che non sono ancora state vaccinate completamente e non hanno avuto il coronavirus, il Governo olandese consiglia fortemente di fare un autotest o di farsi testare gratuitamente presso il servizio sanitario comunale (GGD) il giorno 2 e il giorno 5 dopo il loro arrivo nei Paesi Bassi. 

Portogallo - Dal 19 febbraio 2022 al 31 maggio 2022 vige lo stato di allerta. Tutti i passeggeri di età pari o superiore ai 12 anni che fanno ingresso o transitano in Portogallo, devono presentare uno dei seguenti documenti: Certificato UE di guarigione o equivalente, oppure Certificato UE di vaccinazione completata da più di 14 giorni o equivalente (sono sufficienti due dosi), oppure Certificato di test molecolare negativo (NAAT), eseguito non più di 72 ore prima della partenza, oppure Certificato di test antigenico, eseguito non più di 24 ore prima della partenza. Disposizioni per l'ingresso alle Azzorre: l’ingresso è concesso per viaggi essenziali e non essenziali dietro presentazione di Test molecolare (RT-PCR o equivalente test NAAT) 72 ore prima dell’imbarco o test antigenico rapido 48 ore prima dell’imbarco o Certificato Covid Digitale dell’UE. I passeggeri possono fare il test gratuitamente all’arrivo e attendere il risultato in isolamento precauzionale (risultato disponibile in 12 - 24 ore). I bambini di età inferiore ai 12 anni non devono presentare il test. Disposizioni per Madeira: non ci sono restrizioni all'ingresso dei passeggeri negli aeroporti, porti e porti turistici della Regione Autonoma di Madeira.

Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord - Le Autorità britanniche hanno annunciato la rimozione di tutte le restrizioni agli arrivi nel Regno Unito a partire dal 18 marzo 2022. Non è più necessario effettuare test prima della partenza o all’arrivo, né compilare il Passenger Locator Form.

San Marino - Le Autorità della Repubblica di San Marino hanno emanato il Decreto Legge 29 marzo 2022 n.55, le cui disposizioni, ove non diversamente indicato, si applicano fino alla loro espressa abrogazione. A far data dal 1° aprile 2022 cessa lo stato di emergenza dichiarato con Ordinanza del Segretario di Stato per la Sanità, 29 ottobre 2020 n.4. L’ingresso nella Repubblica di San Marino (per coloro che provengano da Paesi di cui all’elenco adottato dal Congresso di Stato con apposita delibera o che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti) è consentito a fronte della presentazione di apposito certificato che attesti la negatività al Coronavirus, tramite tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore precedenti l’ingresso e, comunque, in conformità ai protocolli sanitari in vigore nella Repubblica di San Marino. 

Spagna - Le disposizioni per l’ingresso in Spagna variano a seconda dei Paesi di provenienza, suddivisi dal Governo spagnolo in due categorie, una “Generale” ed una nella quale rientrano i “Paesi terzi”. Categoria generale Ai viaggiatori provenienti per via aerea da un Paese compreso nella categoria generale, nella quale rientra l’Italia, viene richiesta la presentazione di uno tra i certificati Covid Ue o equivalenti indicati di seguito: 1) certificato di vaccinazione completa contro il virus; 2) test di negatività al Covid riconosciuto dall’Unione europea di natura molecolare (PCR) realizzato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale o di natura antigenica (test rapido) realizzato nelle 24 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale; 3) certificato di guarigione dal virus. Sono esenti dalle suddetti disposizioni i minori di 12 anni e i viaggiatori in transito (per questi ultimi vale la normativa del Paese di destinazione finale). Categoria Paesi Terzi - È fatto divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti da paesi terzi ad eccezione dei viaggiatori che rientrano in determinate categorie qui elencate, sezione “Requisitos de entrada en Espaňa desde terceros Países”. Non è necessario, in alcun caso, la compilazione del Formulario di salute pubblica.

Svizzera -  Il Consiglio Federale, con decisione del 16 febbraio 2022, ha revocato gran parte delle misure restrittive: rimane soltanto in vigore l’obbligo della mascherina sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie. 

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Viaggi nel Mondo

La disciplina generale italiana per gli spostamenti da/per l’estero è contenuta nell’Ordinanza 22 febbraio 2022. Tale Ordinanza semplifica nettamente la normativa precedente eliminando anche gli elenchi di Paesi A, B, C, D ed E.

Asia

Turchia - 1) Ai viaggiatori di età superiore ai 12 anni in ingresso in Turchia attraverso tutti i punti di frontiera e in provenienza da tutti i Paesi (inclusa l’Italia), non verrà richiesto l’esito negativo del test PCR e non verranno applicate misure di quarantena a condizione che venga presentato un documento rilasciato dalle autorità competenti del proprio Paese attestante che l’interessato è stato vaccinato almeno 14 giorni prima dell’ingresso nel Paese (con la seconda dose di vaccino a 2 dosi o con l'unica dose di Johnson&Johnson) e/o ha già contratto ed è guarito dal Covid negli ultimi 6 mesi. Coloro che non presenteranno un certificato vaccinale o la certificazione attestante di avere superato il Covid, dovranno presentare il risultato negativo del test PCR effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo o di un test antigenico rapido effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese. 2) Coloro che entrano in Turchia possono essere sottoposti al test PCR a campione nei punti di arrivo. Le persone risultate positive ed i loro stretti contatti dovranno osservare una quarantena di 14 giorni presso gli indirizzi da loro indicati. La quarantena potrà essere interrotta qualora il risultato del test PCR effettuato il decimo giorno risulti negativo. 

Israele - Da martedì 10 maggio, l'ingresso in Israele per turismo è consentito a condizione che i viaggiatori: 1) effettuino un test antigenico non oltre le 24 ore antecedenti la partenza, o un test molecolare/PCR non oltre le 72 ore antecedenti la partenza, con esito negativo (il relativo certificato dovrà riportare il numero del passaporto del viaggiatore); 2) siano in possesso di una copertura assicurativa che copra anche i costi legati al Covid-19; 3) completino l’Entry Statement Form nelle 48 ore che precedono la partenza; 4) restino in quarantena fino alla ricezione dell’esito del test molecolare/PCR che dovrà essere effettuato all'arrivo in aeroporto, prenotabile a questo link, o comunque non oltre le 24 ore dall’ingresso nel Paese. I cittadini israeliani, i residenti permanenti e temporanei e titolari di passaporto diplomatico o di servizio accreditati in Israele sono esentati dall'obbligo di effettuare un test molecolare/PCR prima della partenza per Israele, ma dovranno comunque effettuare il test previsto all'arrivo all'aeroporto di Tel Aviv.

Giordania - Per chi viaggia con mezzo aereo verso la Giordania, per ricevere la carta di imbarco è necessaria la registrazione sulla piattaforma https://www.gateway2jordan.gov.jo/form/ (a seguito della quale si riceverà via mail un codice da mostrare al check-in) e compilare e consegnare al banco del check-in un formulario reperibile al seguente link https://www.carc.jo/images/COVID19/Declaration-Form.pdf. Per chi faccia ingresso in Giordania attraverso i punti di frontiera terrestri, occorre invece registrarsi sul portale https://www.gateway2jordan.gov.jo/landplatform/.

A partire dal 1° marzo 2022, non è più necessario sottoporsi a test molecolare PCR né prima della partenza, né al momento dell’arrivo in aeroporto. Per i non giordani è richiesta l’assicurazione sanitaria che copra la durata del soggiorno. Qualsiasi viaggiatore che fornisca informazioni false o scorrette può essere soggetto a una multa fino a un massimo di 10.000 JOD.

Emirati Arabi Uniti - Chiunque intenda fare ingresso negli Emirati Arabi Uniti sarà tenuto a presentare: 1. un certificato attestante il completamento del ciclo vaccinale con un vaccino approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o dagli Emirati Arabi Uniti e recante un QR Code. Per ciclo completo si intende aver ricevuto due dosi dello stesso vaccino da almeno 14 giorni prima della partenza (oppure una dose del vaccino Johnson & Johnson); oppure 2. l’esito negativo di un tampone molecolare (PCR) effettuato nelle 48 ore precedenti e recante un QR Code; i minori di 16 anni (Abu Dhabi) o 12 anni (Dubai) sono esenti dall’obbligo di tampone; oppure 3. un certificato medico valido, provvisto di QR Code, attestante che nel mese antecedente l’arrivo negli EAU l’interessato è guarito dal Covid-19. In caso non ci si trovi in una delle fattispecie sopra elencate bisognerà presentare un test PCR negativo effettuato entro 48 ore dalla partenza. Dal 26 febbraio 2022 non è più prevista quarantena all’arrivo.

Giappone - In risposta alla diffusione della variante Omicron del Covid-19, il governo del Giappone ha stabilito le seguenti misure di sicurezza per l’ingresso nel Paese: - divieto d’ingresso nel Paese per motivi di turismo, da qualsiasi Paese del mondo; - ingresso consentito per chi proviene da altri paesi ed è in possesso di un visto valido o è possessore di una Residence Card in corso di validità, ma con l'obbligo di attenersi strettamente a rigide misure di controllo e di quarantena stabilite dalle autorità locali; - le Autorità giapponesi potranno rilasciare nuovamente visti per motivi di studio, lavoro e ricongiungimento familiare - il numero massimo giornaliero di nuovi ingressi sarà elevato da 3.500 a 5.000 unità.

Indonesia A partire dal 5 aprile 2022 è consentito nuovamente l’ingresso per turismo in Indonesia ai cittadini di un numero sempre maggiore di Paesi, tra cui vi è già l’Italia, attraverso punti di accesso prestabiliti, tra cui gli Aeroporti internazionali “Soekarno Hatta” di Jakarta e “Ngurah Rai” di Bali, dove è possibile ottenere uno speciale visto all’arrivo, della durata di 30 giorni e rinnovabile esclusivamente nel luogo di ingresso per non più di ulteriori 30 giorni, al costo di IDR 500.000, alle seguenti condizioni: 1. possedere un passaporto ancora valido per almeno sei mesi; 2. esibire un biglietto aereo di andata e ritorno o un biglietto di sola andata in presenza di ulteriore titolo di viaggio per la prosecuzione del viaggio fuori dell’Indonesia; 3. compilare il modulo di auto segnalazione e-HAC Indonesia, integrato nell’applicazione “PeduliLindungi”; 4. esibire un certificato (cartaceo o digitale) in lingua inglese attestante il completamento di un ciclo vaccinale anti COVID-19 almeno 14 giorni prima partenza, validato sul sito web Ministero della Salute della Repubblica dell'Indonesia sul modulo “e-HAC International Indonesia” (https://vaksinln.dto.kemkes.go.id/sign/in ); 5. esibire il risultato con esito negativo di un test PCR effettuato non più di 48 ore prima della partenza; 6. esibire una polizza assicurativa che includa la copertura per tutto il periodo di permanenza nel Paese di ogni spesa sanitaria, inclusa quella connessa all’eventuale contagio da Covid-19 e al ricovero ed evacuazione medica, stipulata con una Compagnia Assicurativa registrata legalmente in Indonesia.  È inoltre necessario compilare all’arrivo una “Health Alert Card”, che è scaricabile come applicazione per Smartphone (“eHac Indonesia”, ora integrata nell’App “PeduliLindungi”), e impegnarsi a rispettare le disposizioni di ordine sanitario e di distanziamento sociale ed i relativi controlli da parte delle Autorità. Dal 19 settembre 2021, è in vigore una nuova procedura per gli arrivi internazionali all’Aeroporto “Soekarno Hatta” di Jakarta, che prevede - tra l’altro - il passaggio, dopo lo sbarco, attraverso diversi check- points: uno per la raccolta dati e la verifica della documentazione sanitaria in possesso di ciascun passeggero, uno per l’effettuazione di un nuovo test PCR (a proprie spese) all’arrivo e uno per il disbrigo delle formalità doganali e di immigrazione. Ciò comporta lunghi tempi di attesa. Non è più necessaria la quarantena per coloro che hanno completato un ciclo vaccinale almeno 14 giorni prima dell’arrivo in Indonesia, mentre è prevista una quarantena obbligatoria di 5 giorni per coloro che non si sono sottoposti ad alcuna vaccinazione oppure hanno ricevuto una sola dose di vaccino. 

Maldive.- A partire dal 13 marzo 2022 l’ingresso alle Maldive non è più soggetto a restrizioni. Non viene pertanto più richiesto il test PCR da presentare all’arrivo o all’uscita e non vi è più obbligo di quarantena. Tutti i viaggiatori in arrivo, indipendentemente dal loro status vaccinale, sono tenuti esclusivamente a compilare una dichiarazione sul proprio stato di salute redatta entro 48 ore dalla partenza (IMUGA https://imuga.immigration.gov.mv/).

ThailandiaA partire dal 1° maggio 2022, per entrare in Thailandia, ciascun viaggiatore proveniente dall’Italia dovrà essere in possesso di: - Autorizzazione denominata “Thailand Pass”, Visto, in tutti i casi in cui è richiesto. - Assicurazione sanitaria che copra tutto il mondo, o comunque la Thailandia e che copra anche le spese dovute al COVID19 e abbia un massimale non inferiore ai 10.000 USD. E’ particolarmente importante controllare che l’assicurazione sanitaria copra, fra le altre cose, tutte le spese mediche relative al contagio da COVID19, nonche’ tutte le spese ospedaliere o di isolamento nella propria abitazione o in altra struttura. Le Autorita’ thailandesi raccomandano di assicurarsi anche per i 10 giorni successivi alla data di uscita dalla Thailandia, in caso l’interessato risulti positivo in prossimita’ dell’uscita dal Paese. L’assenza o la non correttezza formale di uno solo di questi documenti comporterà il diniego di imbarco da parte del vettore aereo che è responsabile del controllo. Il regime di quarantena è abolito per tutti, alle seguenti condizioni: I viaggiatori dovranno rispettare i requisiti generali indicati al punto precedente (“Condizioni di ingresso nel Paese”). Gli interessati, se maggiori di 18 anni, dovranno essere vaccinati contro il Covid-19 con ciclo completo (due dosi, oppure una dose di vaccino Johnson & Johnson), da almeno 14 prima della data del viaggio. In alternativa, e’ possibile produrre certificato medico di completa guarigione e certificato di vaccinazione con una sola dose, effettuata in data successiva alla guarigione. Per i minori di età compresa tra i 12 ed i 17 anni, che viaggino non accompagnati dai genitori, e’ necessario dimostrare di essersi sottoposti ad una sola dose del vaccino; tutti i minori di 18 anni dovranno essere registrati assieme al genitore che li accompagna, sul portale https://tp.consular.go. Coloro i quali non siano in condizioni di rispettare tutti i requisiti sopra elencati, dovranno sottoporsi al regime di quarantena previsto per i non vaccinati.

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Africa

Egitto. Le Autorità egiziane hanno disposto che, a partire dal 1 settembre 2020, i cittadini stranieri ed egiziani intenzionati a recarsi in Egitto dovranno presentare un certificato di test PCR (tampone) negativo al COVID-19 effettuato entro le 72 ore precedenti all’orario previsto di partenza del volo o un certificato di test antigenico negativo effettuato entro le 72 ore precedenti l’orario di partenza. I bambini al di sotto dei 12 anni sono esclusi da tale obbligo. I passeggeri che atterrano negli aeroporti di Hurgada, Marsa Alam, Sharm El-Sheikh e Taba, qualora sprovvisti di uno dei due certificati, potranno effettuare il tampone all’arrivo in aeroporto. Al fine di ridurre gli assembramenti e i tempi di attesa, tutti i viaggiatori diretti in Egitto sono invitati a registrarsi sulla piattaforma “Visit Egypt” https://visitegypt.gov.eg , per ottenere un QR code finalizzato all' ingresso nel Paese. 

MaroccoLe Autorità marocchine hanno disposto che, dal 18 maggio al 16 agosto 2022, ai fini dell’ingresso nel Paese per tutti i passeggeri - a partire dai 12 anni - sarà necessario alternativamente: - Certificato vaccinale Covid-19 da presentare all’imbarco. Si segnala che, nel quadro delle nuove misure decise dalle autorità marocchine, un certificato vaccinale valido significa la somministrazione di tre (3) dosi o, in alternativa, di due dosi di cui la somministrazione della seconda dose non sia antecedente ai quattro mesi che precedono l’ingresso in Marocco. Per quanto riguarda i tempi di somministrazione della dose unica di vaccino Johnson & Johnson, essa equivale a due dosi di un altro vaccino. - Il risultato negativo di un test molecolare, da presentare all’imbarco, il cui prelievo deve essere effettuato nelle 72 ore precedenti l’imbarco. Si segnala inoltre: - Fiche sanitaria del passeggero, da scaricare dal sito web di ONDA (https://www.onda.ma/form.php) prima dell’imbarco, da compilare online e da presentare all’imbarco; - Possibilità di essere sottoposti ad un test antigenico rapido a campione ai punti di ingresso in Marocco. Le Autorità marocchine hanno anche disposto l’obbligo di presentazione di un certificato vaccinale per circolare in Marocco e per accedere a qualsiasi ufficio pubblico, agli hotels, ai ristoranti, bar, spazi chiusi, negozi, sale sport e hammam. 

KenyaPer i viaggiatori in arrivo in Kenya (anche provenienti dall’Italia), non è prevista la quarantena alle seguenti condizioni: - esibizione della prova di un test COVID PCR risultato negativo e valido per 72 ore dal momento del prelievo del campione fino al momento della partenza per il Kenya; - temperatura corporea non superiore a 37,5 gradi; - assenza di sintomi, quali tosse persistente, difficoltà respiratorie o altri sintomi influenzali. Il certificato negativo COVID-PCR non è richiesto per bambini di età inferiore a 5 anni. Tutti i viaggiatori maggiorenni dovranno inoltre presentare, all’arrivo nel Paese, un certificato di avvenuta vaccinazione dal COVID-19 con un vaccino riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. I viaggiatori in arrivo potranno altresì essere sottoposti a test rapidi a campione, a spese delle Autorità, e dovranno attenderne l’esito negli spazi predisposti all’uopo nell’area aeroportuale. Coloro che risultino positivi saranno posti in quarantena per 10 giorni a proprie spese in una delle strutture alberghiere designate dalle Autorità. Inoltre, saranno sottoposti a un test PCR COVID-19 prima della dimissione. Prova di vaccinazione sarà richiesta anche a tutti i viaggiatori in partenza. I viaggiatori che facciano ingresso in Kenya sono tenuti a compilare previamente il modulo online di monitoraggio sanitario - reperibile a questo link - necessario a generare un “QR code” che verrà recapitato agli interessati tramite posta elettronica e andrà presentato ai controlli di sicurezza. In tutti i luoghi e i mezzi di trasporto pubblici e privati continua ad essere obbligatorio l’uso di mascherine facciali e il distanziamento sociale di almeno un metro. E’ stato abolito in Kenya, in tutto il territorio, il coprifuoco notturno precedentemente in vigore nel Paese.

Mauritius A partire dal 12 marzo 2022 non è più necessario per l’ingresso nel Paese effettuare un test COVID-19 pre-partenza. A tutti i viaggiatori, vaccinati o no, è richiesta la sottoscrizione di un’assicurazione sanitaria (ad eccezione dei cittadini di Mauritius, dei residenti permanenti) e la compilazione del Mauritius All in One travel form, qui disponibile, e l’effettuazione di un test COVID-19 all’arrivo nel paese. In caso di permanenza presso un hotel dell’isola sarà possibile effettuare un test rapido direttamente all’arrivo in hotel. In caso di permanenza presso la propria abitazione o altra sistemazione (bed and breakfast o guest house), sarà necessario effettuare un test molecolare gratuito all’arrivo in aeroporto. I viaggiatori non vaccinati devono inoltre osservare un isolamento di 7 giorni presso una struttura a propria scelta. A

SeychellesA tutti i viaggiatori in arrivo, vaccinati e non vaccinati, è richiesta la compilazione della Health Travel Authorisation” (procedura a pagamento) e la stipula di un’assicurazione sanitaria COVID-19 che copra eventuali costi di quarantena e trattamenti medici. A partire dal 15 marzo 2022 i viaggiatori, al di sopra dei dodici anni di età, non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale devono presentare il risultato negativo di un test COVID PCR o di un test antigenico effettuati rispettivamente entro le 72 ore o le 24 ore precedenti la partenza. Il test pre-partenza non viene più richiesto ai viaggiatori che hanno completato il ciclo vaccinale ed a coloro che hanno contratto il COVID tra le 2 e le 12 settimane precedenti la partenza (condizione quest’ultima che deve essere dimostrata attraverso il risultato positivo di un tampone COVID-19 ed un certificato di guarigione)

SudafricaI confini sudafricani sono attualmente aperti a tutti i viaggiatori internazionali. Per l’ingresso nel Paese sarà necessario esibire, alternativamente: un certificato valido attestante l’avvenuta somministrazione di almeno una dose di vaccino (tra quelli approvati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) oppure il risultato negativo di un test molecolare/PCR, tra quelli riconosciuti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, effettuato non oltre le 72 ore antecedenti la data della partenza oppureil risultato negativo di un test antigenico, rilasciato da una struttura medica accreditata dalle Autorità sanitarie, effettuato non oltre le 48 ore antecedenti la data della partenza, oppureun certificato, rilasciato da una struttura medica abilitata, attestante l’avvenuta guarigione e la mancanza di sintomi riconducili al COVID-19 (la data del relativo test positivo deve essere compresa tra i 90 e i 10 giorni antecedenti il giorno di arrivo in Sud Africa) Ai viaggiatori che non siano in grado di produrre idonea certificazione viene richiesto di effettuare un test antigenico all’arrivo, a proprie spese e, in caso di esito positivo, la persona dovrà osservare un periodo di quarantena di dieci (10) giorni, solo qualora presenti sintomi riconducibili al COVID-19. Tali misure non si applicano ai minori di 12 anni.  I viaggiatori sono inoltre invitati a scaricare e installare sui propri telefoni cellulari la App “Covid Alert South Africa”. È richiesto che i viaggiatori siano in possesso di un’assicurazione di viaggio. 

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Stati Uniti d'America

A partire dall’8 novembre 2021 sono cadute le restrizioni agli arrivi negli Stati Uniti per i viaggiatori vaccinati provenienti dall'area Schengen, Regno Unito, Irlanda, Cina, India e Brasile. La Proclamation emanata il 25 ottobre 2021 dal Presidente Biden ("Advancing the Safe Resumpition of Global Travel During the Covid-19 Pandemic") disciplina nel dettaglio le procedure di accesso per i vaccinati e individua alcune limitate eccezioni all'obbligo di vaccinazione. 1. Vaccinati (Fully Vaccinated) e Vaccini ammessi a) E' ammesso l'ingresso negli Stati Uniti ai viaggiatori che hanno completato la vaccinazione. Per "fully vaccinated" si intendono sia i vaccinati con i vaccini approvati da FDA (Moderna, Pfizer e Johnson and Johnson) sia quelli vaccinati con vaccini inseriti nella Emergency Use Listing (EUL) dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' e tra i quali è incluso AstraZeneca. b) Sono ritenuti "fully vaccinated" anche coloro che hanno ricevuto una vaccinazione mista a condizione che sia stata effettuata con vaccini riconosciuti da FDA o inclusi nella EUL: "any combination of two doses of an FDA approved/authorized or WHO emergency use listed COVID-19 two-dose series". c) E' considerato "fully vaccinated" chi ha ricevuto almeno 14 giorni prima dell'arrivo negli USA la seconda dose di vaccinazione o la dose singola nel caso di vaccini che prevedono una sola inoculazione (Johnson and Johnson). Per coloro che hanno recentemente contratto il Covid-19 e che in Italia sono titolari di “green pass” rilasciato con la somministrazione di un’unica dose di vaccino, la possibilità di viaggiare verso gli Stati Uniti è subordinata all’appartenenza ad una delle categorie di viaggiatori per i quali è comunque consentito l’ingresso negli USA. In questo caso, è necessaria la presentazione di un risultato positivo al test virale Covid-19 effettuato non più di 90 giorni prima della partenza del volo, unitamente ad una lettera di un operatore sanitario autorizzato o di un funzionario di sanità pubblica attestante che l’interessato/a è idoneo a viaggiare. (ved. sito CDC https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/travelers/noncitizens-US-air-travel.html) 2. Prova di vaccinazione - a) Il Certificato di vaccinazione (ammesso anche in formato digitale) deve essere presentato alla compagnia aerea al momento dell'imbarco. b) La compagnia aerea dovrà verificare sia la corrispondenza tra i dati del viaggiatore e quelli riportati nel certificato di vaccinazione, sia che il certificato sia stato emesso da un ente o da un organismo ufficialmente titolato all'emissione. 3. Covid test pre-partenza e arrivo - A partire dal 6 dicembre 2021, tutti i viaggiatori il cui ingresso negli USA è possibile , indipendentemente dalla cittadinanza e dallo status vaccinale, per imbarcarsi dovranno presentare il risultato negativo di un test molecolare o antigenico effettuato il giorno prima della partenza. Requisiti per i minori a) I minori di 18 anni sono esclusi dall'obbligo di vaccinazione b) i minori di età compresa tra 2 e 17 anni devono comunque effettuare un Covid test un giorno prima della partenza per gli Stati Uniti (vedere punto 3). 5. Eccezioni all'obbligo di vaccinazione - Sono molto limitate le eccezioni all'obbligo di vaccinazione per chi arriva dall'estero. Esse includono: a) i minori di anni 18; b) i viaggiatori che stanno partecipando a trial clinici Covid 19; c) i viaggiatori per ragioni o controindicazioni mediche non possono essere sottoposti a vaccinazione; d) coloro che hanno necessità di viaggiare per motivi di emergenza o umanitari (comprovati da una lettera del governo degli Stati Uniti in cui si afferma l'urgente necessità di viaggiare); e) coloro che viaggiano con visti non turistici da Paesi con tassi di vaccinazione inferiori al 10% (il CDC dovrà pubblicare la lista di tali Paesi). I viaggiatori stranieri che rientrano nelle suddette eccezioni saranno comunque tenuti a presentare un Covid test con esito negativo effettuato un giorno prima della partenza e ad effettuare un secondo test tra il terzo e quinto giorno dall'ingresso nel Paese, con l’obbligo di osservare una settimana di autoisolamento. I beneficiari delle suddette eccezioni che intendano rimanere nel Paese per più di 60 giorni saranno tenuti ad effettuare la vaccinazione negli Stati Uniti.

 Si segnala che i singoli stati possono adottare proprie misure di contenimento a livello locale, per cui si raccomanda di verificare direttamente sui portali delle autorità locali competenti.

 

Oceania

Australia - A partire dal 18 aprile 2022 i possessori di un visto valido che abbiano completato il ciclo vaccinale almeno 7 giorni prima del viaggio possono viaggiare liberamente da e verso l’Australia senza l’obbligo di sottoporsi a un tampone prima della partenza. Nella maggior parte degli Stati australiani, tuttavia, è obbligatorio sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare entro 24 dall’ingresso e isolarsi fino ad ottenimento del risultato negativo. Per maggiori informazioni e dettagli sulle regole di ingresso in ogni Stato

Nuova Zelanda - A partire da maggio 2022 le frontiere della Nuova Zelanda hanno riaperto ai cittadini di 60 Paesi con cui il Paese ha un accordo di esenzione visto (inclusa l’Italia). Per entrare nel Paese è obbligatorio dimostrare di essere vaccinati. Si segnala inoltre che a tutti i passeggeri in partenza per la Nuova Zelanda viene richiesto di compilare online un Travel Declaration Form e presentare un Certificato Covid-19 negativo, effettuato non più di 48 ore (in caso di test PCR) o 24 ore (in caso di test RT-LAMP o test rapido sotto supervisione medica) prima dell’orario previsto per il primo volo internazionale del loro viaggio verso la Nuova Zelanda. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2023, 05:16
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